Nessuno ne parla (o quasi)

Oltre 50.000 bambini sono a rischio malnutrizione in Zambia; essi “hanno una probabilità di morte dieci volte maggiore rispetto a quella degli altri. Occorre agire subito e ampliare l’accesso al cibo, all’acqua e ai servizi sanitari”. E’ la denuncia lanciata da Nysan Sahba, direttore della Comunicazione globale e dell’advocacy dell’Unicef, mettendo in rilievo la grave situazione presente nel paese africano in cui la sopravvivenza è sempre più rischio per la siccità e la carenza di cibo.

In Zambia il 24% dei minori sotto i cinque anni si trova in condizioni di grave carenza alimentare. Sulla base dei dati rilevati (e riferiti da Vatican news) si calcala che nel corso del prossimo anno, in sei province del Paese, quasi 52 mila minori rischiano di cadere in una condizione di malnutrizione acuta, con altri 276 mila colpiti in forma moderata. “Siamo a un punto critico – ha detto Mutanga Mapani, direttrice esecutiva della Commissione nazionale per l’alimentazione e la nutrizione – Dobbiamo mettere in atto misure preventive per evitare un aggravamento della situazione”.

E’ fondamentale pertanto una gestione tempestiva della malnutrizione acuta. Di qui l’appello dell’Unicef, affinché si mettano in atto misure d’intervento tempestive così da scongiurare il rischio di una crisi nutrizionale. Occorre agire immediatamente per garantire “alle famiglie e alle strutture sanitarie – ha aggiunto il direttore Sahba – l’accesso all’acqua potabile, ai servizi igienici sostenibili e resistenti al clima è fondamentale per scansare un ulteriore inasprimento della crisi”.