a cura di Gian Paolo Cassano
“Dio è sempre vicino, ascolta, risponde e salva”; lo ha detto il Papa nell’udienza di mercoledì 7 settembre, in piazza S. Pietro, riprendendo il filo delle sue riflessioni sulla preghiera e ispirandosi in particolare al Salmo 3, ripercorso strofa per strofa, facendo scaturire dalla poesia dei versi la concretezza della vicinanza di Dio a ogni singola persona.
“Mi sembra – ha rilevato Benedetto XVI - che qui ci tocca il Salmo molto personalmente in tanti problemi. Siamo tentati di pensare che forse anche Dio non mi salva, non mi conosce e forse non ne ha la possibilità. La tentazione contro la fede è l’ultima aggressione del nemico e a questo dobbiamo resistere così troviamo Dio e troviamo la Vita”.
E un momento di prova; la “crudeltà e il sarcasmo” dei nemici del re Davide saranno gli stessi che sperimenterà Gesù appeso alla Croce. E sono gli stessi che, nella vita, chiunque può sperimentare.
Qui emerge la fede di Davide: “l’uomo non è più solo, i nemici non sono imbattibili come sembravano, perché il Signore ascolta il grido dell’oppresso e risponde dal luogo della sua presenza, dal suo monte santo. L’uomo grida, nell’angoscia, nel pericolo, nel dolore; l’uomo chiede aiuto, e Dio risponde”.
E’ “la dialettica della preghiera e la chiave di lettura di tutta la storia della salvezza”. Infatti “il grido – ha soggiunto il Pontefice – esprime il bisogno di aiuto e si appella alla fedeltà dell’altro; gridare vuol dire porre un gesto di fede nella vicinanza e nella disponibilità all’ascolto di Dio. La preghiera esprime la certezza di una presenza divina già sperimentata e creduta, che nella risposta salvifica di Dio si manifesta in pienezza”.
Il Salmista si sente al sicuro fra le braccia di Dio, come un “custode” che veglia, metafora del rapporto che il credente, deve mantenere con Dio attraverso la preghiera. “Nel dolore, nel pericolo, nell’amarezza dell’incomprensione e dell’offesa, le parole del Salmo aprono il nostro cuore alla certezza confortante della fede. Dio è sempre vicino - anche nelle difficoltà, nei problemi, nelle oscurità della vita - ascolta, risponde e salva nel suo modo. Ma bisogna saper riconoscere la sua presenza e accettare le sue vie”.
Gian Paolo Cassano
Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.