LA BELLEZZA NELLA PAROLA

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“In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.” (Gv 14,15-17)

Ci avviciniamo alla grande festa di Pentecoste ed il Vangelo con la promessa del dono dello Spirito che Gesù fa ai suoi discepoli. Ora rappresentare lo Spirito Santo, rendendolo protagonista di un’opera artistica, è certamente un’impresa non facile. Nell’iconografia biblica si ritrova più frequentemente l’immagine della colomba e quelle più astratte della luce, del fuoco, dell’acqua. E’ la colomba che si posa su Gesù al Battesimo nelle acque del Giordano, che, secondo alcuni esegeti, esprime la permanenza dello Spirito sul Cristo, nel quale fissa la sua dimora, come una colomba che resta nel nido per covare, nutrire e difendere i suoi piccoli.
Lo Spirito è potenza ed energia divina, è vita e amore e rappresentare tutto questo non è facile. Gian Lorenzo Bernini non si fece intimidire dalle sfide espressive, ma la sua geniale libertà lo portò a reinventare in modo originale tantissimi luoghi comuni dell’arte. Per la gloria della cattedra di Pietro in Vaticano l’artista pensò infatti a qualcosa di scenografico ma nello stesso tempo eloquente a livello teologico e spirituale. Sopra il trono, sostenuto dai quattro Padri e Dottori della Chiesa (due per l’Oriente e due per l’Occidente) Atanasio, Giovanni Crisostomo, Ambrogio ed Agostino, è custodita l’antichissima reliquia della cattedra di San Pietro e al di sopra di essa irrompe lo Spirito Santo, vita della Chiesa in un trionfo di angeli. È un tributo di luce e di energia, è la descrizione plastica del trionfo della Chiesa e dello Spirito che la anima. Una visione che riempie di emozione chi entra nella navata della basilica e rimane colpito da quel tripudio luminoso che calamita l’attenzione di tutti spingendola oltre il fondo, al di là delle mura che la circondano, verso un orizzonte illimitato che sembra indicare la direzione del cammino e la sua prospettiva finale. Guardando a quella cattedra sospesa tra cielo e terra, sostenuta con leggerezza straordinaria dalla fede e dalla sapienza dei Padri. La colomba di Bernini (con un’apertura alare di 1,62 m.) è il simbolo dello Spirito Santo, guida di Pietro e dei suoi successori, in un finestrone di alabastro in una raggiera di stucchi e nuvole dorate, contornata da angeli.

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