VESCOVI MESSICANI
CITTA’ DEL MESSICO – Mons. Rogelio Cabrera López, presidente della Conferenza episcopale messicana (CEM) e arcivescovo di Monterrey, ha assicurato al presidente messicano, Andrés Manuel López Obrador, che la Chiesa chiederà perdono per gli abusi commessi durante la conquista dell’America, 500 anni fa, e lo farà nel 2021, nel 200.mo anniversario della realizzazione dell’indipendenza”. L’arcivescovo, riferisce Aciprensa, ha sottolineato come “i popoli indigeni abbiano una lunga storia di sofferenza”, non solo durante la conquista, ma nel corso di tutti i secoli e fino ai giorni nostri.
VESCOVI COREANI
SEUL – E’ mons. Yong-Hoon Yong, vescovo di Suwon, il nuovo presidente della Conferenza episcopale coreana. Il presule è stato eletto nel corso dell’Assemblea autunnale conclusasi lo scorso 16 ottobre.
LOTTA ALLA POVERTA’
Nella lotta alla povertà, serve uno sforzo congiunto ed unitario, così come si sta facendo per combattere la pandemia da Covid-19: lo afferma la rappresentanza portoghese della Rete europea di lotta alla povertà (European Anti-Poverty Network – Eapn), in un messaggio riportato dall’agenzia Ecclesia e diffuso in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della povertà”, celebrata il 17 ottobre. “L’unione di sforzi, di conoscenze, di volontà che viene usata oggi per trovare il vaccino contro la pandemia – si legge nel documento – può e deve essere replicata nella lotta contro l’indigenza”, in un’ottica di “solidarietà tra i popoli”.
RELIGIONI PER LA PACE
ROMA – Si è svolto lo scorso 20 ottobre in piazza Campidoglio l’incontro con i leader religiosi mondiali, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, a cuyi ha partecipato il Papa. Davanti a numerose autorità, tra cui il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, un polifonico coro religioso ha declinato insieme, attraverso lingue e fedi diverse, il paradigma della pace. Francesco ha riaffermato che “mettere fine alla guerra è dovere improrogabile di tutti i responsabili politici di fronte a Dio”. Nel cuore della città, ribattezzata capitale della pace, il Pontefice ha indicato una via, quella della fraternità, per risanare il mondo scosso dalla pandemia e devastato oggi da oltre 380 conflitti, come quello scoppiato lo scorso 27 settembre nella regione caucasica del Nagorno Karabakh o la guerra che da 10 anni insanguina la Siria.
S.SEDE- CINA
CITTA’ DEL VATICANO – E’ stato rinnovato per due anni l’Accordo Provvisorio tra Santa Sede e Cina. L’annuncio in un comunicato diffuso dalla Sala Stampa: “L’avvio è stato positivo, grazie alla buona comunicazione e collaborazione tra le parti”. E’ stata prolungata la validità per altri due anni, fino al 22 ottobre 2022. Il rinnovo, quindi, dell’Accordo Provvisorio sembra essere un’occasione propizia per approfondirne lo scopo e i motivi.
PATRIARCA GERUSALEMME
GERUSALEMME – Il Papa Francesco ha nominato Patriarca di Gerusalemme dei Latini mons. Pierbattista Pizzaballa O.F.M., finora Amministratore Apostolico in sede vacante della medesima circoscrizione, trasferendolo dalla sede titolare di Verbe.
NUOVI CARDINALI
CITTA’ DEL VATICANO – All’Angelus domenica 25 ottobre il Papa ha annunciato un concistoro per 13 nuovi cardinali il prossimo 28 novembre. Sono il maltese Mario Grech, l’italiano Marcello Semeraro, l’arcivescovo di Kigali, in Ruanda, Antoine Kambanda, l’arcivescovo di Washington, negli Stati Uniti, Wilton Gregory, l’arcivescovo di Capiz, nelle Filippine, Jose Fuerte Advincula, l’arcivescovo di Santiago del Cile, il cappuccino Celestino Aós Braco, il vicario apostolico del Brunei, Cornelius Sim, l’arcivescovo di Siena, Augusto Paolo Lojudice, il Custode del Sacro Convento di Assisi, il francescano padre Mauro Gambetti. Ai nove porporati con meno di ottant’anni, Papa Francesco ha unito anche quattro nuovi cardinali ultraottantenni. Sono Felipe Arizmendi Esquivel, vescovo emerito di San Cristóbal de Las Casas (Messico), il nunzio apostolico Silvano Tomasi, scalabriniano, padre Raniero Cantalamessa, cappuccino (predicatore della Casa Pontificia) e il parroco del Divino Amore a Castel di Leva, don Enrico Feroci.
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