Ritratti inediti di scrittori che hanno segnato il nostro Novecento letterario. Li propone la serie “l’altro ‘900”, il programma di Rai Cultura firmato da Isabella Donfrancesco con Alessandra Urbani, in onda al lunedì alle 21.15 su Rai5. Ciascun episodio racconta le pagine più significative e i luoghi della scrittura di protagonisti della nostra letteratura, attraverso le letture dell’attore Alessio Vassallo, documenti d’epoca, materiali d’archivio rintracciati tra i repertori delle Teche Rai, e le testimonianze di studiosi, amici e familiari, e persone del mondo della cultura e dello spettacolo.
Lunedì 10 agosto Tv 2000 ripropone “Fratello sole, sorella luna” (ore 21,10). Il film, candidato agli Oscar e vincitore di un Nastro d’argento e di un David, racconta la storia di san Francesco reinterpretata da Franco Zeffirelli. Un’allegoria della contestazione giovanile degli anni Settanta.
A seguire, per il ciclo “Una sola moltitudine”, il documentario “Santa Chiara” (ore 23.35), dove la vita di Chiara d’Assisi è ricostruita attraverso l’interpretazione di attori in costume. Poi il racconto delle clarisse che oggi seguono la via che la santa ha tracciato nel 1200.
La Rai conquista i giovani tra i 15 e 24 anni ed è il Servizio Pubblico europeo più seguito in quella fascia di età. A rivelarlo uno studio dell’Unione Europea di radiodiffusione (European Broadcasting Union, EBU), l’associazione dei broadcaster televisivi pubblici europei. Secondo la ricerca la Rai, con i suoi 14 canali sul digitale terrestre, nel 2019 è stata la tv pubblica più seguita dal target 15-24, con una copertura media settimanale sul target pari al 53,3%, e con una quota di mercato tra le più rilevanti che raggiunge il 23,9%. Lo scorso anno i giovani europei hanno trascorso il proprio tempo davanti alla tv per 1 ora e 33 minuti, a fronte di un consumo medio quotidiano di 3 ore e 32 minuti da parte di un telespettatore europeo. L’88% del tempo è stato dedicato alla visione di programmi ed eventi in diretta offerta dalla TV digitale. Dalla ricerca emergono inoltre differenze evidenti tra i diversi paesi: nel nord Europa il consumo tra i giovani è inferiore a un’ora, mentre nell’Europa dell’Est la visione supera anche le 2 ore.
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