“vaticanlibrary.va”: è il nuovo sito web della Biblioteca Apostolica Vaticana, con un rinnovamento visibile ai lettori a partire dallo scorso 16 luglio, ma in preparazione da tempo, e caratterizzato da una nuova veste grafica e un più facile accesso a tutti i contenuti e servizi che lo arricchiscono. Semplificate e rese più intuitive le procedure per la richiesta delle riproduzioni dei manoscritti e degli altri materiali conservati in Biblioteca. Come è riscontrabile nei più recenti siti web, la tecnica di allestimento dei contenuti online è di tipo statico (testi, link ipertestuali, immagini) ma soprattutto di tipo dinamico: il sito permette cioè di interagire con altri sistemi informativi connessi. È il caso dei motori di ricerca dei cataloghi e della biblioteca digitale, della consultazione del catalogo editoriale, della gestione di twitter visto dal web, dell’e-commerce. L’operazione di restyling risulta particolarmente opportuna nel periodo della pandemia in cui le regole di sicurezza sanitaria rendono più difficile l’accesso fisico degli studiosi.
Già nella “home-page” ci sono gli strumenti per l’esplorazione dei cataloghi e della biblioteca digitale. Infatti “chi entra in Biblioteca per questa via – ha detto mons. Cesare Pasini, Prefetto della Biblioteca Apostolica a Vatican news – desidera ormai ugualmente conoscere, vedere, consultare e magari prendere nota. Quindi deve essere questo il primo servizio che trova, devono essere queste le prime cose belle che può guardare, di cui incuriosirsi, in cui fare ricerca. Ci si può così soffermare sulle medaglie, le monete, le incisioni, le stampe, gli stampati, i manoscritti. Così conosce quelli che può trovare in Biblioteca o magari trova qualcosa che stava cercando per un suo studio particolare, ma può comunque sbizzarrirsi all’interno di quelle mille culture, mille lingue che abbiamo in biblioteca nei nostri tesori, lingue della storia del mondo.
Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.