Continuano ad Hong Kong le proteste popolari per chiedere maggior democrazia, con una preoccupante escalation della violenza e lo spettro di un intervento militare della Cina. In questo clima difficile, come riferisce l’Agenzia SIR, il card. John Tong Hon, (amministratore apostolico della diocesi), invita tutti i cattolici della città a pregare per “il benessere di Hong Kong”. In un avviso fatto arrivare a tutte le parrocchie, gli Istituti religiosi maschili e femminili e le comunità cattoliche di Hong Kong, il cardinale parla di “una situazione che ha raggiunto un livello critico” e per questo fa appello alla preghiera. Per questo chiede di pregare “intensamente” ogni venerdì, prevedendo anche “iniziative di digiuno, messe, adorazioni eucaristiche, vie crucis e azioni di carità a favore dei poveri e dei più bisognosi”. Nella lettera poi invita tutti i cattolici a partecipare ad una solenne Celebrazione eucaristica “per il benessere di Hong Kong” venerdì 23 agosto alle 20 nella chiesa di San Francesco di Assisi, Shek Kip Mei, Kowloon, presieduta dallo stesso cardinale, con tutti i sacerdoti della città.
Dall’Iraq giunge la bella notizia dell’inaugurazione, nella festa dell’Assunzione della Vergine Maria, di una delle chiese di Qaraqosh, distrutte dallo Stato islamico nel 2014. Infatti, dopo la tragica fuga dalla violenza furiosa dell’Is, la comunità cristiana di Qaraqosh, si è radunata nella chiesa dei Santi Beniamino e Sara per celebrare la propria rinascita. La parrocchia, devastata nel 2014 dallo Stato Islamico, è stata ricostruita. “Mai – racconta a Vatican news padre George Jahola, – abbiamo smesso di immaginare come sarebbe stata bella la nostra chiesa, una volta sistemata”. Anche se la comunità cristiana si è dimezzata, ridotta a 800 famiglie, la metà di quello che era, “vogliamo – dice ancora il p. Jahola – vivere in pace e nella pace”.
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