Occorre guardare a Cristo che è la Verità che orienta le nostre vite, perché “con Gesù al fianco si può procedere con sicurezza”. Lo ha ricordato il Papa domenica 22 luglio all’Angelus, al termine del quale ha rivolto un caloroso appello sui migranti
Commentando il passo domenicale del Vangelo di Marco in cui Gesù, ebbe compassione della grande folla, “perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose”, ha posto l’attenzione sui tre verbi che caratterizzano la scena: vedere, avere compassione, insegnare. E’ un “fotogramma” che contiene i “verbi del Pastore”, evidenziando “gli occhi del divino Maestro e il suo insegnamento”, perché “Gesù guarda sempre con gli occhi del cuore. (…) Gesù appare come la realizzazione della sollecitudine e della premura di Dio per il suo popolo.”
Infatti, a differenza di quanto ci si possa aspettare, davanti a quella folla esausta e bisognosa, Gesù non compie miracoli ma, commosso, inizia ad “insegnare loro molte cose” perché “senza la verità, che è Cristo stesso, non è possibile trovare il giusto orientamento della vita”. Capiamo così che “il primo pane che il Messia offre alla folla affamata e smarrita” è “il pane della Parola. Tutti noi abbiamo bisogno della parola di verità, che ci guidi e illumini il cammino.”
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