Dopo aver riflettuto sul Battesimo, mercoledì 23 maggio all’udienza generale il Papa ha iniziato una nuova catechesi sul sacramento della Confermazione. Infatti “soltanto lo Spirito di Cristo” può renderci “sale che dà sapore” e “luce che rischiara il mondo”. Il sacramento della Confermazione si chiama così perché rafforza il Battesimo, ma anche è chiamato Cresima perché si riceve lo Spirito Santo mediante l’unzione con il “crisma”, l’olio misto a profumo consacrato dal vescovo: un termine che rimanda a “Cristo”, che è “l’Unto di Spirito Santo”. Mentre con il Battesimo si rinasce alla vita divina, serve poi “comportarsi da figli di Dio” e a ciò provvede proprio l’unzione dello Spirito Santo, senza la cui forza “non possiamo fare nulla: è lo Spirito che ci dà la forza per andare avanti”.
Il Papa poi ha ricordato che “nel momento di fare l’unzione, il vescovo dice questa parola: ‘ricevi lo Spirito Santo che ti è stato dato in dono’: è il grande dono di Dio, lo Spirito Santo. E tutti noi abbiamo lo Spirito dentro. Lo Spirito è nel nostro cuore, nella nostra anima. E lo Spirito ci guida nella vita perché noi diventiamo sale giusto e luce giusta agli uomini”. Ora “nella Confermazione è il Cristo a colmarci del suo Spirito, consacrandoci suoi testimoni” che consiste nel “fare solo e tutto quello che lo Spirito di Cristo ci chiede, concedendoci la forza di compierlo”.
Gian Paolo Cassano
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