NESSUNO NE PARLA (O QUASI)
news quasi sconosciute
a cura di Gian Paolo Cassano
“Il mondo si trova di fronte alla più grande crisi umanitaria dal 1945”. E’ la denuncia del capo degli affari umanitari dell’Onu, Stephen O’Brien che, al Consiglio di Sicurezza Onu, ha invocato l’immediata convergenza di aiuti. Infatti circa “venti milioni (18.8 milioni) di persone sono colpite da fame e carestia,
E’ l’allarme più grave da sessant’anni a rischio, per la mancanza di acqua e cibo, di persone. Maggior allarme è per ciò che sta avvenendo in Yemen, devastato dalla guerra tra ribelli sciiti houthi e la coalizione a guida saudita: qui i due terzi della popolazione ha bisogno di aiuto. La situazione è drammatica anche in Sud Sudan, Somalia e Nigeria, dove carestia, fame, siccità, terrorismo e instabilità politica strangolano la popolazione. Non va meglio in altre zone dell’Africa, come Malawi, Kenya, Tanzania, Etiopia ed Eritrea.
Mentre si lotta contra la fame e le malattie, nel mondo “ricco” cresce l’indifferenza e gli appelli cadono nel silenzio, o quasi. Occorre “passare – ha detto alla Radio Vaticana Michele Vollaro giornalista di “Africa e Affari” – da una risposta emergenziale a una risposta di medio e lungo periodo: costruire delle soluzioni che possano in qualche modo creare reale sviluppo sul complesso del contesto economico e sociale di questi Paesi: posti di lavoro, opportunità di crescita economica e sociale. Se non si crea sviluppo e una crescita sostenibile che sia in grado di dare una risposta capace di reagire ai cambiamenti climatici è evidente che gli appelli alle donazioni si possono continuare a fare, ma rimarranno senza risposta e non daranno alcuna soluzione di lungo periodo.”
Gian Paolo Cassano
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