NESSUNO NE PARLA (O QUASI)
news quasi sconosciute
a cura di Gian Paolo Cassano
‘Mum Dad and Kids’; è la petizione europea che i movimenti pro-family italiani, (Movimento per la Vita, Comitato Difendiamo i Nostri Figli, Generazione Famiglia ed Associazione Amici dei Bambini, rilanciano a un mese e mezzo dalla chiusura della raccolta firme. L’iniziativa, sostenuta anche dalla Federazione delle associazioni familiari cattoliche in Europa (FAFCE), sottoscrivibile sul sito www.mumdadandkids.eu, sollecita la Commissione Ue affinché definisca nei trattati europei i concetti di “matrimonio” come unione tra un uomo e una donna e di “famiglia” come istituzione fondata sul matrimonio e sulla discendenza e la filiazione.
“In Europa – ha detto alla radio Vaticana l’avv. Simone Pillon, portavoce italiano della campagna – molti Paesi hanno legislazioni diverse in tema di famiglia. Per questo è indispensabile trovare una definizione comune affinché, quando si parla di famiglia nei trattati o nelle direttive o nelle norme di carattere europeo, sia chiaro quello di cui si sta discutendo, quello che si sta normando. Il senso della petizione è intervenire nel meccanismo della definizione di famiglia a livello europeo portando un common ground, cioè un livello minimo di condivisione fra le varie e diverse legislazioni, che preveda la definizione unitaria di famiglia….. L’obiettivo è fare in modo che tutte le volte che si parla di famiglia, il riferimento nei trattati o, ripeto, nelle norme internazionali sia a questa forma di famiglia, l’unica accettata comunemente.”
Per la petizione servono un milione di firme entro il 3 aprile e devono essere raccolte nei Paesi che fanno parte dell’Unione europea; ora si è raggiunta già quota 600.000 e dieci Paesi hanno raggiunto la loro quota e l’hanno superata. E’ significativo che proprio dai Paesi dell’Est Europa – dalla Polonia alla Finlandia, dalla Romania alla Slovenia, alla Grecia – stia arrivando un segnale sempre più chiaro di una “ripresa valoriale –aggiunge Pillon – cioè le persone e i cittadini si stanno rendendo conto che le politiche di dissoluzione della famiglia che, ahimé, sono state portate avanti in questi anni anche dall’Unione europea, hanno portato dei conflitti sociali e dei disastri sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista demografico, pensiamo al grande inverno demografico che affligge la nostra Europa. Si è compreso che solo riscoprendo la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna si potrà addivenire a una inversione di tendenza.
Gian Paolo Cassano
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