Concerto ecumenico

CASALE – (gpc) Appuntamento domenica prossima 22 gennaio con il Concerto del Coro bizantino “Dynamis” di Torino, alle ore 166,30, nella Chiesa di S. Stefano. Il Concerto sarà così un’occasione preziosa, nel cuore dell’Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani, per conoscere il mondo ortodosso con la ricchezza della loro liturgia.
Il coro bizantino Dynamis ha preso vita nell’anno 2011, sotto la guida del padre Iustin Androne, nell’ambito della Parrocchia Ortodossa Romena “L Esaltazione della Santissima Croce” di Torino, che fa parte della Diocesi Ortodossa Rumena in Italia. Il coro vanta numerosi concerti in ambito ecclesiale in Italia, tutti in varie occasioni: sia per grandi feste come Natale et Pasqua, sia in vari contesti occasionali, dove si ricorda la Festa Nazionale della Romania, ma anche in vari incontri ecumenici, come quello di domenica prossima
Tutti i canti che vengono interpretati del coro Dynamis sono disposti su una notazione psaltica. Questo tipo di interpretazione è stato usato soprattutto a Costantinopoli fin dai tempi dell’imperatore Costantino il Grande (306 – 337) e Giustiniano (526 – 565). Testimonianze e documenti attestano questo. Ad esempio, nel “Sinassario della chiesa costantinopolitana” si afferma che in occasione della benedizione della chiesa “Aghia Sofia” l’imperatore Giustiniano è stato accolto dai “grandi psalti”. Tuttavia, l’aspetto della notazione bizantina neumatica (che usa i segni chiamati neume), la possiamo identificare all’inizio sotto forma ecfonetica (sec. V – VI), poi sotto forma di intervallo (sec.VIII-IX), quest’ultima essendo attribuita a San Giovanni Damasceno. Il suono dei canti hanno come fondamenta le formule melodiche conosciute nell’antichità greca: diatonico, cromatico e enarmonico.
Sarà anche l’occasione per una preghiera comune per l’unità dei cristiani, a partire dal testo di 2 Corinti 5,14-20, riassunto dal motto biblico “L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione”.
In tutte le parrocchie si prega per l’unità, anche attraverso ai sussidi che dovrebbero essere arrivati a tutti. Anche le comunità religiose femminili, come negli scorsi anni sono coinvolte riservando una giornata in particolare ad una speciale preghiera per l’unità. Per ogni necessità si può contattare il delegato diocesano don Cassano (tel.348.4501986).
Il testo (tratto dal capitolo 5 della Seconda Lettera ai Corinzi) che viene proposto per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani del 2017 è una scelta quanto mai felice, visto che quest’anno ricorre il quinto Centenario della Riforma protestante, avviata da Martin Lutero con l’affissione delle 95 tesi sulle indulgenze, avvenuta il 31 ottobre 1517 a Wittenberg, in Germania. L’apostolo Paolo nella Lettera ai Romani scrive: “Per mezzo di Cristo abbiamo anche avuto accesso, mediante la fede, a questa grazia nella quale rimaniamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio” (Rm 5, 2). “Il fatto – scrivono mons. Ambrogio Spreafico, il Pastore Luca Maria Negro ed il Metropolita Gennadios – nella presentazione della Settimana ecumenica – che i cristiani possano ricordare insieme, oggi, un evento del passato che ha diviso i cristiani in occidente con un senso di speranza e ponendo l’accento su Gesù Cristo e la sua opera di riconciliazione è un “notevole risultato”, raggiunto grazie a cinquant’anni di dialogo ecumenico.“
gpc

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