LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO
a cura di Gian Paolo Cassano
All’Angelus di domenica 24 luglio il Papa ha fatto riferimento pensiero ai “deplorevoli” atti di terrorismo e di violenza di Monaco di Baviera, in Germania, e di Kabul, in Afghanistan “affinché il Signore ispiri a tutti propositi di bene e di fraternità. Quanto più sembrano insormontabili le difficoltà e oscure le prospettive di sicurezza e di pace, tanto più insistente deve farsi la nostra preghiera”.
Commentando il vangelo domenicale, sul senso della preghiera del Padre Nostro, Francesco ha ricordato che il Signore “conosce meglio di noi stessi” le nostre necessità, ma vuole che gliele presentiamo “con audacia e con insistenza”, perché questo è il nostro modo di partecipare alla sua “opera di salvezza”. Infatti “la preghiera è il primo e principale ‘strumento di lavoro’ nelle nostre mani! Insistere con Dio non serve a convincerlo, ma a irrobustire la nostra fede e la nostra pazienza, cioè la nostra capacità di lottare insieme a Dio per le cose davvero importanti e necessarie. Nella preghiera siamo in due: Dio e io a lottare insieme per le cose importanti”. La preghiera è prima di tutto “un fare posto a Dio”, lasciandogli manifestare la sua santità in noi e facendo avanzare il suo regno, a partire dalla possibilità di esercitare “la sua signoria d’amore nella nostra vita”. Lo evidenzia l’insegnamento di Gesù nel “Padre Nostro”, da cui emergono tre “necessità fondamentali”: il pane, il perdono e l’aiuto nelle tentazioni. “Non si può vivere senza pane, non si può vivere senza perdono e non si può vivere senza l’aiuto di Dio nelle tentazioni”.
Il Pontefice ha citato quindi “la consapevolezza della nostra condizione, sempre esposta alle insidie del male e della corruzione”: tutti “conosciamo cosa è una tentazione”. Di qui l’esortazione a chiedere al Padre lo Spirito Santo: “serve a vivere bene, a vivere con sapienza e amore, facendo la volontà di Dio. Che bella preghiera sarebbe, in questa settimana, che ognuno di noi chiedesse al Padre: ‘Padre, dammi lo Spirito Santo’”.
Lo dimostra la Madonna “con la sua esistenza”, che ci aiuta a pregare “per vivere non in maniera mondana, ma secondo il Vangelo, guidati dallo Spirito Santo”. Quindi, un riferimento alla XXXI Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia, accompagnano i partecipanti con la preghiera.
Gian Paolo Cassano
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