LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO
a cura di Gian Paolo Cassano
“La famiglia è alla base della cultura mondiale che ci salva dagli attacchi, dalle distruzioni e dalle colonizzazioni del denaro e ideologiche“. All’udienza di mercoledì 16 settembre il Papa ha continuato la catechesi sulla famiglia il Pontefice ribadendone la portata universale e la responsabilità, che non è, “curare un’intimità fine a se stessa” ma “rendere domestico il mondo”, nella certezza della misericordiosa protezione di Dio.
Così ha ricordato il suo prossimo viaggio a Cuba e negli Stati Uniti dove a Filadelfia parteciperà all’incontro mondiale delle famiglie (per questo ha chiesto di pregare per il suo viaggio apostolico dal 19 al 28 settembre), senza dimenticare il Sinodo del mese di ottobre.
La famiglia è una comunità umana fondamentale e insostituibile: “in questo scenario, una nuova alleanza dell’uomo e della donna diventa non solo necessaria, anche strategica per l’emancipazione dei popoli dalla colonizzazione del denaro. Questa alleanza deve ritornare ad orientare la politica, l’economia e la convivenza civile! Essa decide l’abitabilità della terra, la trasmissione del sentimento della vita, i legami della memoria e della speranza”. La famiglia dunque ci difende, è la base per salvarci da tante “distruzioni che minacciano il mondo”; ad essa Dio ha affidato “l’emozionante progetto di rendere domestico il mondo”. Rifacendosi al protovangelo di Genesi, ha affermato come Dio segni “la donna con una barriera protettiva contro il male” e che ella porti “una segreta e speciale benedizione, per la difesa della sua creatura dal Maligno,” rivelando una “teologia della donna” contrastante con i luoghi comuni, spesso offensivi, “sulla donna tentatrice che ispira al male”.
E l’incarnazione stessa di Cristo è segno di questa tenerezza divina: “Cristo, nato da donna, da una donna. È la carezza di Dio sulle nostre piaghe, sui nostri sbagli, sui nostri peccati. Ma Dio ci ama come siamo e vuole portarci avanti con questo progetto, e la donna è quella più forte che porta avanti questo progetto”.
E’ una promessa di protezione e di salvezza che “include tutti gli esseri umani sino alla fine della storia”; di qui l’invito a camminare insieme, con fede “sotto questa benedizione” e “sotto questo scopo di Dio di farci tutti fratelli nella vita, in un mondo che va avanti e che nasce proprio dalla famiglia, dall’unione dell’uomo e la donna”.
Gian Paolo Cassano
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