TELECOMANDO
a cura di Gian Paolo Cassano
ITALIA DA STIMARE: è il programma di Massimiliano Pani e Andrea Rovetta in onda alla domenica su Rai 1 (ore 14,00). Un programma che parla degli italiani e illustra le piccole e grandi manie: il Popolo dei ripostigli, all’insegna del “Non si getta mai nulla” è caratteristica nazionale conservare in box, soffitte e cantine oggetti del passato. Auto, moto, giocattoli, dischi in vinile, cartoline, soprammobili, monete, francobolli, ninnoli di ogni genere. Merci e oggetti spesso di valore – perché ricercati sul mercato dei collezionisti – all’insaputa degli stessi proprietari. Massimiliano Pani che conduce l’appuntamento della domenica pomeriggio stima con precisione tali oggetti, viaggiando nell’Italia dei mercatini, incontrando la stravagante fauna del collezionismo, smascherando i numerosi falsi, rivelando la Hit Parade delle cose preziose. Al suo fianco Marco Cerbella, ex falsario e oggi tra i più accreditati esperti europei in materia di falsi: Cerbella- autore di libri e trattati sull’argomento – coordina un vero e proprio esercito di intenditori di modernariato.
Attenti alla teoria del gender anche nella tv per ragazzi. “Anche Rai Yoyo, in modo subdolo, rischia di far passare la teoria del gender. – afferma Luca Borgomeo, presidente dell’associazione di telespettatori cattolici Aiart. – Da dicembre 2014 va in onda la fiaba ’Le due mamme’. La storia di due bambine che si contendono un cagnolino. La nonna di una delle due fa da paciere portando ad esempio la vita del bimbo vicino di casa e che dice: ’La signora che ogni mattina accompagna a scuola Sebastien non è sua mamma ma lui la ama come se fosse la sua; è una seconda mamma perché lei si prende cura di lui da quando è nato. Nel cuore c’è spazio per tutti e l’amore è infinito’. Una trama insidiosa che nega l’esistenza di una mamma e di un papà”. Di qui l’appello ad affrontare la questione gender “con la massima onestà intellettuale ed evitando di ricorrere a riferimenti impliciti o ingannevoli. E, soprattutto nei canali a loro dedicati, di non strumentalizzare ne’ manipolare i bambini: vittime di questo confronto su tutti i fronti”.
Gian Paolo Cassano
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