“In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne. Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo.
Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.” (Lc 6,17-20-22)
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Magnifica è l’interpretazione del Discorso della montagna che ne dà il Beato Angelico (fra’ Guido di Pietro) nell’affresco del Convento di San Marco (ora Museo) a Firenze e realizzato tra il 1438 e il 1440. La scena è ambientata su di un monte immerso in un paesaggio spoglio che si perde in lontananza, che porta ad una lettura dell’episodio lucano più essenziale e quindi più efficace, scevra da distrazioni decorative superflue e adeguata più che mai all’immediatezza narrativa. Chiaro è il richiamo al Monte Sinai dove Dio rivela a Mosè la legge. Gesù è in alto, al centro, posto su una roccia rialzata, quasi una “cattedra”, mentre sta parlando ai dodici apostoli. Si noti l’assenza della folla. Egli stringe in mano un rotolo chiuso, a significare che La Parola di Dio si manifesta in lui, mentre la mano destra alzata con l’indice rivolto verso l’alto va indicare come la sua Parola venga dal Padre. Il fatto poi che il rotolo sia chiuso suggerisce che Gesù stia parlando in qualità di legislatore, come appare chiaro nell’arte cristiana (sin dall’epoca paleocristiana) dove il rotolo in mano a Cristo allude alla nuova legge dell’amore. In baso, poi, si trovano gli apostoli seduti intorno a Gesù come degli alunni, attenti agli insegnamenti del Maestro; gi atteggiamenti ed i volti indicano che stanno ascoltando parole importanti. Si notino i colori diversi degli postoli, avvolti in una luce cristallina (che dà una forte sensazione, tramite il chiaroscuro, di rilievo plastico), fanno pensare alla varietà delle persone che formano un unico popolo di Dio.