“In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. (…) Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.” (Lc 1, 26-34.38)
Tra i tanti che hanno messo mano ad illustrare l’evento dell’Annunciazione mi fermo all’opera del Pinturicchio (così com’è conosciuto Bernardino di Betto Betti, nome derivante dalla sua corporatura minuta che egli stesso fece proprio usandolo per firmare alcune opere), parte di uno straordinario ciclo pittorico nella Cappella Baglioni della Collegiata di S. Maria maggiore a Spello, realizzata nel 1501, nella parete sinistra. L’affresco è ambientato davanti ad un maestoso loggiato rinascimentale, il cui pavimento geometrico, in prospettiva, conduce l’occhio dello spettatore in lontananza. Oltre l’Hortus conclusus (tipica forma del giardino medioevale dei monasteri ed attributo di Maria, come simbolo del Paradiso e della purezza verginale) si apre un paesaggio ricco di dettagli. Al centro in primo paino Maria (sulla destar) è in piedi è intenta a leggere un libro su uno splendido leggio (a richiamare l’ambone, luogo della proclamazione della Parola di Dio), sorpresa dall’angelo che si avvicina benedicendola, con in mano un giglio bianco (simbolo della purezza della Vergine): è la piena di grazia! In alto, sulla sinistra, appare Dio Padre, in una mandorla di angeli, mentre sta inviando, tramite un raggio luminoso, la colomba dello Spirito Sanato che in Lei realizza il disegno salvifico divino. E’ per opera dello Spirito divino che Maria concepisce il Figlio. Nella parte destra, particolarmente curata, c’è una piccola finestra con una grata s cui è appoggiata un’anfora ed una mensola di liberi con un dipinto appeso, che è l’autoritratto del Pinturicchio con l’iscrizione “Bernardinus pictoricius perusinus”.