“La cerva in fuga e altri racconti” (Elledilibro, 2023, pp.299, €20). E’ il bel libro dell’occimianese dott. Rosario Casalone. In paese è molto conosciuto anche se da diversi anni ha esercitato la sua professione come medico genetista a Varese dove vive con la sua famiglia. Tuttavia, appena può, torna ad Occimiano, dove scrive nella sua antica casa di campagna. La mamma m.a Teresita Rinaldi Casalone è mancata, centenaria, un paio di anni fa; discendente del beato Filippo Rinaldi, è stato punto di riferimento per intere generazioni.
Il dott. Casalone, andando in pensione, dopo aver guidato come primario l’Unità Operativa di Citogenetica e Genetica Medica dell’Ospedale Universitario di Varese ha rispolverato la sua antica passione, la letteratura. Certo non gli mancava la scrittura, poiché è autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche ma la narrativa e la poesia sono da sempre sue passioni. Già a 13 anni aveva iniziato a scrivere poesia, pubblicando alcuni volumi di liriche, come “Canzoni di malaguerra”, che fece scalpore perché scritto metà in italiano e metà in provenzale.
Il volume si compone di nove racconti, nove viaggi verso l’altrove, come altrettante vie di fuga a stento trattenute da un epicentro forte che le accomuna, mitico e reale insieme, un amatissimo Monferrato con le sue campagne e le sue figure: contadini, carabinieri, medici, briganti, pescatori, donne e uomini che sembrano fatti della stessa nebbia che avvolge la loro terra, indecifrabili ed evanescenti, ma scossi e talvolta annientati da passioni fortissime. Da La cerva in fuga, sorta di miniromanzo che dà il titolo alla raccolta, al picaresco La Balena Nera, dalle suggestioni noir de La donna in nero al distopico Le case invisibili, Rosario Casalone sa sfiorare con grande personalità generi e stilemi diversi e lo fa da narratore vero, riportando sempre tutto a casa.
Tutto richiama la sua terra natale, in Occimiano affonda le sue radici. Nei racconti ci sono come “pezzi” di un mondo che si disperdono come coriandoli, storie raccontate attorno al comino. Sono personaggi che sembrano aver bisogno di decifrare il legame con la propria terra andando oltre. C’è pure spazio per un’incursione nella fantascienza, per un ritorno nel futuro a quelle cascine che segnano il paesaggio monferrino.
Ha pubblicato le sillogi poetiche, oltre alla già citata Canzoni di malaguerra, Il Canto del Drago, Irrequiete ombre, Trilogia, e le raccolte di racconti Le case inquietanti; La cerva in fuga ed altri racconti. È risultato tra i vincitori dei Premi IN-Edito, Premio Pascoli e Premio Alfieri.