“In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità. Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando”. (Mc 6, 1-6)
Ci portiamo nella sinagoga di Nazaret attraverso ad una magnifica rappresentazione di uno degli affreschi del monastero di Visoki Decani, in Kosovo, edificio sacro del XIV secolo e dal 2004 patrimonio universale dell’UNESCO per i suoi affreschi, esempi di rinascita della pittura Bizantina
Siamo all’interno della Sinagoga e la nostra attenzione è focalizzata sulla parte centrale, delimitata dall’aron ha-qodesh, l’armadio sacro dove sono custoditi i rotoli della Scrittura, con i suoi caratteristici tendaggi.
Sui lati gli scanni dove siedono i responsabili della sinagoga ed i personaggi illustri di Nazaret. Gesù è al centro della sala, intento a leggere la S. Scrittura, posta, come consuetudine, su un leggio innalzato su una pedana.
Cristo è rappresentato con uni splendido vestito che richiama la sua dignità (con i classici colori iconografici, rosso e blu), con il nimbo crociato. Ai lati si può leggere il tetragramma ICXC: è l’acronimo ottenuto dalla prima e ultima lettera delle due parole Gesù e Cristo, scritte secondo l’alfabeto greco (ΙΗΣΟΥΣ ΧΡΙΣΤΟΣ) e segnati dalla linea orizzontale, tratto paleografico che ne indica l’abbreviazione.
E’ un segno, caratteristico di molte icone, che rappresenta la sintesi iconografica delle parole proclamate da Gesù: Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato.
Egli è il Cristo, il Messia tanto atteso, inviato dal Padre nella forza dello Spirito Santo, anche se incompreso nella sua patria.
Entriamo ora anche noi nella sinagoga di Nazaret. Questa Scrittura si attua in ciascuno di noi quando la incarniamo nella nostra vita, quando è vissuta nella fedeltà, diventando lampada ai nostri passi, luce sul nostro cammino, nutrimento di verità per tutta la nostra esistenza. Ha scritto Benedetto XVI: “Ogni nostra giornata sia dunque plasmata dall’incontro rinnovato con Cristo. Facciamo silenzio per ascoltare la Parola del Signore e per meditarla” (“Verbum Domini”, 124).