C’era anche una presenza occimianese alla Giornata Mondiale dei Bambini (GMB) 2024 che si tenuta a Roma il 25 e 26 maggio. Tra i numerosi bambini partecipanti con i loro educatori e familiari, c’era anche una bella rappresentanza di scout dell’Associazione nazionale castorini (dell’AGESCI) con il responsabile nazionale maschile, l’occimianese prof. Ernesto Berra. Ho chiesto a lui qualche impressione.
- Chi sono i castorini?
“Sono una quarta branca dello scoutismo che si rivolge a bambini e bambine al di sotto dell’età lupetto/coccinella. La proposta parte dai 5/6 anni e giunge fino ai 7/8 anni secondo le varie associazioni e l’età prevista per l’entrata in Branco/Cerchio.”
- Perché avete partecipato?
“Quando Papa Francesco ha indetto la prima giornata mondiale dei bambini a novembre l’associazione italiana castorini ha immediatamente aderito. Così sabato 25 maggio l’associazione ha accompagnato alcune centinaia di Castorini Scout provenienti dalle varie regioni d’Italia (tra essi l’occimianese Emily Rogato) alle iniziative organizzate dalla S.Sede e dal coordinatore dell’evento p. Enzo Fortunato.”
- Siete stati già sabato 25 maggio allo Stadio Olimpico?
“Sì, eravamo con almeno 70.000 persone che si sono riunite allo stadio tra canti giochi e interventi vari attendendo l’arrivo di Papa Francesco che ha fatto un giro con la Papamobile lungo la pista di atletica dello stadio soffermandosi con le varie delegazioni e benedicendo i bambini”
- Il Papa ha detto che con la Giornata si è dato il “calcio d’inizio a un movimento di bambine e bambini che vogliono costruire un mondo di pace, dove siamo tutti fratelli, un mondo che ha un futuro, perché vogliamo prenderci cura dell’ambiente che ci circonda.”
“Sì, nel suo intervento ha sottolineato come la pace sia un dovere di tutti noi un dovere degli Stati, un dovere dei cittadini, un dovere dei nonni e dei genitori ed i bambini hanno diritto di vivere in un mondo di gioia e di pace per poter portare gioia e pace nel futuro.”
- Poi avete continuato domenica 26 maggio …
“La piazza San Pietro domenica mattina era stracolma: oltre i 70.000 dello stadio olimpico moltissimi altri bambini e famiglie si sono aggiunti, attendendo con gioia l’inizio dell’Eucarestia. Il Papa nell’omelia è riuscito ad interloquire direttamente con i bambini chiedendo loro molte volte la sottolineatura di alcuni passaggi.”
- Quali?
“Era la festa della S.S. Trinità; così ha parlato del padre che Dio, del Figlio che è Gesù e dello Spirito Santo che ci accompagna ogni giorno nella vita. I bambini ripetevano con Papa Francesco a voce alta le spiegazioni della Trinità e Francesco sovente li invitava ad un tono di voce più alto perché non si sentiva bene. Con gioia e allegria i bambini hanno partecipato alla S.Messa e tutti noi abbiamo apprezzato la sua capacità di rendere chiaro ed immediato a tutti in particolare ai piccoli il richiamo evangelico alla pace.”
- La mattinata si è conclusa con l’intervento di Benigni…
“Roberto Benigni ha centrato la sua performance sulla pace. Con un forte coinvolgimento di tutti ha saputo intrattenere la piazza, anche sotto un sole cocente, con intensità emotiva e quando ha dato un bacio al Papa è stato chiaro che in quel bacio erano rappresentati tutti i bambini del mondo.”
- C’è una frase del Papa che più ti ha colpito?
“Sì, quando Il Papa ad una domanda allo stadio olimpico ha risposto: se potessi fare un miracolo vorrei che tutti i bambini del mondo possano mangiare, giocare, andare a scuola”.
- Perché secondo te era necessaria una GMB ?
“Sì, perché credo che sia importante mettere i bambini (tra i 5 e i 12 anni) al centro del nostro impegni di educatori cristiani. Io, come responsabile nazionale degli scout 5-7 anni ne sono veramente convinto e mi preoccupo che tanti sottovalutino questa fascia di età.”