“Avvenne che, mentre Pietro stava per entrare [nella casa di Cornelio], questi gli andò incontro e si gettò ai suoi piedi per rendergli omaggio. Ma Pietro lo rialzò, dicendo: «Àlzati: anche io sono un uomo!». Poi prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga». Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo discese sopra tutti coloro che ascoltavano la Parola.” (At 10,25-26.34-35.44)
Mi fermo sull’episodio tratto dal capitolo 10 degli Atti degli Apostoli, molto importante perché segna l’inizio dell’evangelizzazione dei pagani, quello dell’incontro tra san Pietroe ilcenturione Cornelio. Lo raffigura assi bene Bernardino Cavallino, uno tra i pittori caravaggeschi napoletani in quest’opera databile intorno al 1645 e conservata a Roma nella Galleria nazionale di arte antica. Nel quadro Pietro è al centro, chinato, mentre con la mano benedice Cornelio che si prostra davanti a lui a mani giunte. Cornelio (oggi venerato come santo) era un uomo pio e timorato di Dio (appartenente cioè a quei pagani che simpatizzavano per l’ebraismo), si domandava quale fosse la volontà di Dio: in seguito ad una visione di un angelo aveva mandato a chiamare Pietro perché venisse a casa sua.
La folla armata è quella dei “gentili” (non appartenenti al popolo ebraico) verso cui, da questo momento in poi si concentrerà l’azione della Chiesa. Cavallino, in un tipico stile realistico che risente della lezione di Caravaggio, si identifica nell’uomo posto al centro, leggermente spostato sulla destra. L’artista riesce a trasmettere un senso di movimento e di mozione attraverso la posizione dei personaggi e l’intensità dei colori in un paesaggio naturale con un’architettura classica (che allude al mondo romano, greco e pagano) sullo sfondo ed una fonte in primo piano (che richiama Cristo, fonte che zampilla per la vita eterna) E’ bello vedere come la luce e le ombre metano in rilievo la figura di Pietro e di Cornelio. Da notare, poi, come siano meticolosamente dipinti anche i dettagli dei vestiti e degli oggetti (come armature e spade).