La lebbra è una delle 20 malattie tropicali dimenticate che ogni anno colpiscono più di un miliardo di persone nel mondo, causando disabilità e stigma. In occasione della Giornata Mondiale per i Malati di Lebbra, migliaia di persone si mobilitano in tutta Italia per garantire il diritto alla salute per tutti, a partire dagli ultimi.
Così domenica prossima 28 gennaio si celebra la 70° Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra, con lo slogan “Nessuno ai margini”. E’ un invito a collaborare fattivamente e attivamente affinché ad ogni uomo sia assicurato l’inalienabile diritto ad una vita dignitosa, senza limiti o restrizioni e soprattutto senza isolamenti. Per compiere tutto ciò la comunità ecclesiale è chiamata in prima persona a spendersi, consapevole, come amava ripetere Raoul Follereau, che “nessuno ha il diritto di essere felice da solo”.
In molte piazze d’Italia (in diocesi ad Occimiano, Rivalba e Bozzole) viene proposto il Miele della solidarietà, per offrire un contributo concreto alla lotta contro questa terribile malattia che, come le altre Malattie tropicali sono tutte curabili e hanno cause comuni: povertà, mancanza di igiene e di alimentazione adeguata e sistemi sanitari locali molto deboli.
La lebbra, che colpisce ogni anno più di 200.000 nuove persone nel mondo, oggi è una malattia curabile, ma nelle aree più povere del mondo il morbo continua a colpire molte persone. Le cause principali continuano ad essere l’assenza di strutture sanitarie, la mancanza di igiene e di alimentazione adeguata. Inoltre le disabilità e lo stigma nei confronti della malattia sono ancora causa di isolamento ed emarginazione delle persone colpite. Per questo l’AIFO opera non solo per curare le persone colpite dal morbo, ma anche per la prevenzione, la riabilitazione delle persone che in seguito alla malattia presentano disabilità e per il loro reinserimento ed inclusione sociale.
L’AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau – via Borselli 4/6 – 40135 Bologna Tel. 051 4393211 – Fax 051 434046 – N.ro verde 800550303 – info@aifo.it) oggi è attiva con quasi 50 progetti di cura e inclusione sociale in Asia, Africa e America latina. Il contributo di ognuno è essenziale per continuare a sostenere i progetti dell’AIFO: ad esempio, con poco più di 10 € al mese (circa 130 € all’anno) si può finanziare la cura completa di un malato di lebbra, con bollettino di c.c. postale n. 7484 (intestato ad ASSOCIAZIONE ITALIANA AMICI DI RAOUL FOLLEREAU-A.I.FO. – ONLUS); con un bonifico su c.c. Banca Popolare Etica (codice IBAN IT89 B050 1802 4000 0000 0505 050); con carta di credito e RID: telefonando al n. verde AIFO (800.550303). Maggiori informazioni sul sito: www.aifo.it