La bellezza nella Parola

“In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. (….) E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».” (Mt 25,31-33.46)

Tra le diverse opere sul giudizio universale mi fermo sul grandioso affresco (metri 6,0 x 8,6) di Buonamico Buffalmacco che, con “L’Inferno”, venne eseguito tra 1336 e il 1341 per il Camposanto di Pisa, dove è tuttora conservate, dopo essere stato staccato dalla parete e riportato su tela, dopo lunga opera di restauro.

Nell’arte gotica la rappresentazione del Giudizio universale seguiva uno schema canonico: in alto è la “Gerusalemme Celeste”, con le schiere ordinate dei santi e dei beati che contemplano il “Cristo giudicante”. Con gesto pacato ma sicuro Cristo divide la scena in due settori. In Buffalmacco possiamo notare, però, elementi di forte originalità iconografica. Il Giudizio, cosa insolita, è condotto congiuntamente da Cristo e dalla Madonna, entrambi assisi nell’arcobaleno di due “mandorle” adiacenti. Il pittore “collocò – come osservava Vasari – Gesù Cristo in alto sopra le nuvole in mezzo ai dodici Apostoli, a giudicare i vivi e i morti”, con sguardo severo con il braccio alzato in segno di condanna (gesto che fa pensare che il Michelangelo lo conoscesse). Misericordioso è l’atteggiamento della Vergine, con una mano al seno.

Gli Apostoli fanno da giudici popolari, seduti su invisibili scranni, avvolti in sontuosi panneggi; sopra, un corteo leggero di angeli, che recano nelle mani i simboli della Passione. Sotto le mandorle, ci sono alcuni angeli con in mano i cartigli latini: venite benedetti .. andate maledetti … Più in basso, al centro, l’Arcangelo San Michele che, con la spada nella destra, indica ad altri arcangeli i compiti da eseguire per smistare correttamente le anime. I morti resuscitano dalla terra, da tombe quadrate scavate direttamente nel suolo. Da una parte sessanta beati, guidati da Giovanni Battista in abito eremitico, affollano l’anticamera del Paradiso, guardando al Cristo in alto. Dall’altra quarantasette dannati con la paura dipinta sul viso della gente, la paura coniugata con la dannazione, espressa in diversi modi.