“In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. ….” (Mt.25,1- 6)
A commento della parabola evangelica, mi fermo a cogliere l’interpretazione che ne dà Alessandro Varotari detto il Padovanino (1636-1637, conservata alle Gallerie dell’Accademia di Venezia), che lavorò a Padova e Venezia, cresciuto in una famiglia di artisti (padre, sorella, figlio). Il grande telero ovale fu eseguito per il soffitto della chiesa che sorgeva al centro del cortile interno del complesso degli Incurabili, edificio distrutto nel 1831.
In primo piano ci sono le vergini stolte non disponendo di riserve, caddero preda del sonno o si recarono dai venditori per comprare altro olio, mancando così l’incontro atteso. Le vergini sagge, invece, raffigurate (a tutto tondo) nel secondo piano, si premunirono di conservare l’olio delle lampade in modo da poterle accendere di notte, così da poter riconoscere lo sposo e “procedere” con lui alle nozze, secondo quando prevedeva il rito nuziale antico. Le sagge si vedono con le lampade pronte, tese all’incontro con lo Sposo, metafora di Cristo; di conseguenza le nozze con Lui rappresentano l’accesso al Regno dei Cieli nella parabola evangelica.
Al contrario le vergini folli, a sinistra, Lo sposo, che pur non si manifesta esplicitamente nel dipinto, è Il testo, soprattutto se letto in parallelo alle altre due scene del soffitto, offriva un monito rivolto in particolar modo alle giovani orfane ospiti dell’ospedale degli Incurabili, vale a dire a farsi trovare pronte per la seconda venuta di Cristo, quella dell’ora del Giudizio.
Particolarmente efficace è la resa dei gradini in primissimo piano, su cui una delle vergini folli giace dolcemente addormentata, così come di piacevole effetto naturalistico è l’interazione delle diverse figure femminili, intente a scambiarsi l’olio e affaccendate a preparare le lampade, ora spente, ora ardenti. Interessante è la scelta cromatica che tende a contrapporre l’arrivo dello Sposo nella parte posteriore del quadro, sulle nubi, glorioso, accompagnato dagli angeli, alla parte superiore che ritrae il gruppo delle vergini.