Il 1 novembre, Solennità di tutti i santi, si celebra la Giornata della Santificazione Universale. Nasce dalle proposte del Movimento Pro Sanctitate, fondato dal servo di Dio mons. Guglielmo Giaquinta come occasione per riscoprire, annunciare e diffondere la chiamata di ogni uomo alla santità.
Celebrarla significa in modo particolare privilegiare la dimensione personale perché ciascuno è chiamato alla santità, sottolineare l’aspetto culturale che aiuta ad approfondire questo messaggio fondamentale della Chiesa, evidenziare l’aspetto celebrativo attraverso la preghiera eucaristica e, infine, dare spazio all’aspetto missionario che non può prescindere dall’annuncio gioioso di questa vocazione
Richiamandoci all’esperienza di sinodo che stiamo vivendo, potremmo ricordare come sinodalità sia essere popolo di Dio, chiamati a camminare insieme nella santità.
E’ l’occasione per rivolgere il nostro sguardo a tutti gli uomini e le donne che con l’amore hanno cambiato il corso della storia; quelle dei santi sono vite donate nell’eroismo di grandi gesti o nel nascondimento di straordinarie quotidianità; essi brillano come stelle nel corso dei secoli, sono esempi di una umanità libera, autentica e vitale. Guardando loro, non possiamo non ricordare che per ogni uomo Dio ha tracciato una strada di santità…
Viviamo in un tempo in cui la fraternità è in crisi e assistiamo a forti spinte di separazione; i confini si sono trasformati in muri, l’odio sembra distruggere ogni forma di dialogo, la paura dello straniero domina e l’individualismo acceca ogni possibilità di relazione vera. Per questo è urgente individuare e superare le barriere e i limiti che impediscono, a livello personale, comunitario e sociale, di riconoscere in ogni uomo un fratello da amare, figlio dello stesso Padre.
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