OCCIMIANO – (gpc) “Nessuno può salvarsi da solo. Ripartire dal Covid-19 per tracciare insieme sentieri di pace.” E’ questo il tema della 56° Giornata della pace che si celebra in tutto il mondo il 1 gennaio. Per quest’occasione si rinnova anche quest’anno (come da tradizione ventennale) la Veglia della pace nella parrocchia di Occimiano. L’appuntamento è per sabato 31 dicembre, con inizio alle 22,00 in Chiesa parrocchiale (Cappella dell’Immacolata), con il Te Deum, pregando e meditando il Messaggio per la Giornata della pace del Papa.
Nel suo Messaggio il Papa ricorda come la pandemia abbia “toccato alcuni nervi scoperti dell’assetto sociale ed economico, facendo emergere contraddizioni e disuguaglianze”, minacciando la sicurezza lavorativa di tanti e aggravando “la solitudine sempre più diffusa nelle nostre società”. A ciò, quando sembrava che il peggio fosse stato superato, “una nuova terribile sciagura si è abbattuta sull’umanità”, con un’ulteriore guerra che “insieme a tutti gli altri conflitti sparsi per il globo, rappresenta una sconfitta per l’umanità intera”. Ora se, per il Covid-19 è stato trovato il vaccino, per “il virus della guerra” la sconfitta è più difficile. Francesco ricorda che dai momenti di crisi “non si esce mai uguali: se ne esce o migliori o peggiori”. Non bisogna dimenticare che “abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri” e siamo chiamati “a far fronte alle sfide del nostro mondo con responsabilità e compassione”. Di qui l’invito a “promuovere azioni di pace per mettere fine ai conflitti e alle guerre”, a prendersi cura della nostra casa comune con “chiare ed efficaci misure per far fronte al cambiamento climatico”. Bisogna “combattere il virus delle disuguaglianze e garantire il cibo e un lavoro dignitoso per tutti” e “sviluppare, con politiche adeguate, l’accoglienza e l’integrazione, in particolare nei confronti dei migranti e di coloro che vivono come scartati nelle nostre società”.
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