CASALE – (gpc) Sono già 132 i Ristoranti contro la Fame, la più grande mobilitazione nazionale che unisce buon cibo e solidarietà e che sta riscuotendo grande successo.
Fino al 31 dicembre, nei Ristoranti e nelle pizzerie o paninoteche aderenti i clienti possono donare due euro scegliendo all’interno del menù il “piatto solidale”, 50 centesimi per la “pizza solidale” e altrettanti per ogni bottiglia d’acqua ordinata.
L’iniziativa, giunta alla sua VIII edizione, è un modo concreto per poter contribuire a combattere l’insicurezza alimentare, in Italia e nel mondo e, oggi, assume un valore ancor più importante, in considerazione della crisi alimentare globale che stiamo vivendo. Complice la pandemia, l’acuirsi di disuguaglianze socioeconomiche, la crisi climatica e i conflitti, come quello in Ucraina che ha contribuito ad un’escalation dei prezzi delle materie prime sui mercati internazionali, oggi la crisi alimentare globale rappresenta la grande emergenza del nostro tempo. Sono 828 milioni le persone in condizioni di insicurezza alimentare nel mondo, quasi 1 su 10 le persone povere in Italia, ben 1 su 4 quelle a rischio povertà.
Nonostante il contesto difficile che colpisce duramente anche il settore della ristorazione, gli chef di Ristoranti contro la Fame hanno risposto con impegno ed entusiasmo alla chiamata che li vedrà coinvolti fino a fine anno, in una grande gara di solidarietà, insieme ai propri clienti. Tra i partner d’eccezione, anche Michelin Italiana.
Quest’anno, poi, c’è una novità: la solidarietà prosegue anche dopo il 31 dicembre, grazie alle “Cene Supersolidali”, occasioni speciali di raccolta fondi che i ristoranti potranno organizzare, fino a marzo 2023, con obiettivi di raccolta fondi ambiziosi, per aiutare Azione contro la Fame ad espandere il suo progetto “Mai più fame: dall’emergenza all’autonomia”, da Milano ad altre città nel Sud Italia.
Per aderire come esercente, per scoprire chi sta partecipando o approfondire la bella iniziativa si può consultare il sito: www.ristoranticontrolafame.it.
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