RIVALBA – (gpc) E’ stato acconto festosamente, al canto di “Benvenuto…” da parte dei bambini e dei ragazzi, il Vescovo che domenica 24 aprile si è recato a Rivalba in visita pastorale.
Con loro e con i fedeli presenti sul sagrato della Chiesa si è intrattenuto amichevolmente, per poi presiedere l’Eucaristia nella Chiesa parrocchiale affollata di fedeli.
Il Sindaco Piero Bovio all’inizio ha portato i saluti dell’amministrazione civile, di una comunità dalle salde radici cristiane, ribadendo la proficua collaborazione con la parrocchia che si è instaurata in questi anni, individuando come gli obiettivi siano comuni per entrambe. Il Parroco (portando i saluti dell’assistente pastorale Lino Ricci, bloccato in casa per il covid) ha presentato al Vescovo i ragazzi che a settembre riceveranno il sacramento della Confermazione, che si stanno preparando con l’aiuto delle catechiste Ilaria e Pina. Egli, nell’Omelia, rivolgendosi ad essi, li ha esortati a prepararsi vivendo l’Eucaristia che è la palestra di vita del cristiano ! Come allora (nel racconto del Vangelo) Gesù viene in mezzo a noi, portando la pace ed il dono dello Spirito Santo, facendo eco al gesto di alitare (come fa il Vescovo nella Messa crismale). Ora noi siamo qui ogni domenica (come il quella prima domenica della storia) perché, quando la comunità cristiana si riunisce, Lui viene in mezzo a noi. Ha fatto così riferimento alla dimensione ottagonale degli antichi battisteri, come quelli di Biella o di Albenga, dove il numero otto ricorda l’infinito; noi contiamo il tempo in settimane ma esiste un giorno che non ha inizio e fine, l’ottavo giorno, la domenica senza tramonto. Nel Battesimo siamo immersi nell’eterno; e noi siamo qui, alla domenica, ogni otto giorni, per fare esperienza del Cristo Risorto, ci nutriamo della sua Parola, di Lui, perché ha la vita eterna in sé. Già adesso in noi battezzati scorre l’eternità. Ecco perché è importante la domenica perché è incontro con la vita e qui la ritroviamo, il senso di ciò che siamo e soprattutto la strada dove andare e, come Tommaso, fare la nostra professione di fede in Cristo: “mio Signore e mio Dio !”
La visita si è conclusa con un aperitivo offerto al vescovo presso i rinnovati locali della SOMS Maganore.
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