OCCIMIANO – (gpc) E’ stata lucidissima sino all’ultimo e si è addormentata nel Signore nella prima mattinata di domenica 12 dicembre, all’età di 101 anni ! E’ la maestra Teresita Rinaldi Casaleone che nella sua lunga carriera, nipote del beato don Filippo Rinaldi. Aveva compiuto 101 anni lo scorso 22 giugno.
Martedì 14 dicembre, al termine delle esequie anche il sindaco m.a Valeria Olivieri, la rag. Claudia Sillano (in rappresentanza delle ex allieve) e la presidente delle ex allieve salesiane prof.sa Paola Debernardis hanno voluto esprimere un breve ricordo, affettuoso e riconoscente.
La sua professione di insegnante, in un tempo in cui la figura della maestra costituiva un punto fermo di riferimento per le famiglie del paese, le ha permesso di conoscere e accompagnare nella sua crescita generazioni di alunne e di alunni. “In ciascuno di loro – ricordava il sindaco – ha saputo accedere la scintilla della curiosità, l’amore per lo studio, il rispetto e l’accettazione degli altri.”
Per questo al momento del suo pensionamento aveva ricevuto i meritati riconoscimenti da parte dell’amministrazione comunale e la medaglia d’oro del Ministero della Pubblica Istruzione.
Ha conservato sempre, fino all’ultimo la sua consueta lucidità e simpatia, con eleganza, non mancando di fare memoria a chi passasse a trovarla (una schiera di allievi) della sua ricca esperienza scolastica con alcuni simpatici aneddoti.
L’arrivo ad Occimiano, dalla nativa Lu, per una supplenza, è stato poi l’inizio di un radicamento in paese, conoscendo colui che sarà il suo futuro marito (Carletto, morto alcuni anni fa).
Una donna ricca di fede, che non ha mai mancato, fino a quando ha potuto, l’appuntamento con la Messa domenicale e che si radica in una famiglia dalle salde radici cristiane. Lo zio è il beato don Filippo Rinaldi che fu rettor maggior dei Salesiani e della cui devozione la maestra si è sempre fatta carico.
L’insegnamento è stata la sua vocazione; racconta che alla età di 3 anni, seduta sulle ginocchia dello zio don Filippo Rinaldi, alla domanda sul suo futuro, su cosa volesse fare da grande avesse risposto: la maestra!
Il figlio Rosario (medico all’ospedale di Varese e vice presidente dell’associazione “La gemma rara” in aiuto di pazienti con malattia rare) non ha mai mancato di assicurare la sua presenza accanto alla mamma che però è sempre stata autonoma ed autosufficiente vivendo da sola (anche se in questi ultimi anni una signora le faceva compagnai di notte). A lui, alla nuora Paola (biologo, anche lei in servizio all’ospedale di Varese ed ai nipoti Carlo Maria (medico) e Caterina (laureata in Scienze politiche) vadano le condoglianze dei nostri lettori.
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