OCCIMIANO – (gpc) Erano in molti sabato 20 novembre in mattinata ad esprimere, nel Salone Parrocchiale, con commozione e profonda gratitudine, il saluto al lgt. Antonio Caputo che, dopo 32 anni di servizio alla comunità, ha raggiunto il traguardo della pensione. A salutare ed omaggiare il “Maresciallo” (come affettuosamente è conosciuto) c’erano molti cittadini ed, in rappresentanza di tutta la popolazione, alcuni degli amministratori che in questi anni si sono susseguiti alla guida dei Comuni di Occimiano, Conzano, Giarole, Mirabello e Terruggia (comuni di riferimento della Stazione dei Carabinieri occimianese), le delegazioni del gruppo Alpini e Protezione Civile e dei Carabinieri in congedo, colleghi e superiori dell’Arma dei Carabinieri.
Il sindaco di Occimiano m.a Valeri Olivieri ha introdotto ringraziando per il servizio reso, seguito dagli amministratori locali che a vario titolo hanno ugualmente espresso gratitudine per oltre un trentennio di lavoro per la tutela delle nostre comunità.
Il festeggiato è intervenuto con un po’ di commozione, ricevendo una targa ricordo. Bello anche è stato l’intervento delle figlie (Valentina e Federica) che hanno espresso il proprio affetto al papà.
Era arrivato ad Occimiano a metà gennaio del 1990 come giovane Brigadiere all’età di 28 anni, provenendo dalla vicina Stazione CC. di Valenza dove era giunto nel 1984 con il grado di Vice Brigadiere; qui aveva comandato la Squadra di polizia Giudiziaria poiché all’epoca a Valenza c’era la Pretura.
Si era arruolato giovanissimo nell’arma, nel luglio del 1979 (aveva poco più di 17 anni) e dopo aver frequentato il corso come allievo Carabiniere a Campobasso, era stato destinato in una Stazione Carabinieri del Biellese (attaccato al paesino di Mons. Catella). Dopo una breve esperienza come Carabiniere, nel settembre del 1982 entrò nell’allora Scuola Sottufficiali (ora Scuola Allievi Marescialli) di Velletri, poi a Firenze quando, al termine del corso, venne destinato appunto alla Stazione di Valenza.
In tutti questi anni ha operato per il bene della collettività e per il vivere civile, in ascolto di tutte le persone ed è stato impegnato nei più svariati settori della polizia giudiziaria ed amministrativa, come l’indagine sui furti a danno di sacerdoti (circa 150) tra il centro nord Italia e la Svizzera, con il recupero e la confisca di circa 400.000 €, l’individuazione di una banda che riciclava motoveicoli rubati tra il Piemonte la Lombardia… Occorrerebbe ricordare i numerosi controlli sui videopoker in tutto il monferrato con decine di sequestri negli anni 98-2002, l’individuazione di diversi autori di furti in abitazione, numerose truffe a mezzo internet, frodi informatiche …….
La festa è resta resa ancora più gioiosa grazie alla presenza della benemerita Benda musicale “La Filarmonica”. A conclusione poi, in pazza Marconi c’è stato un rifresco offerto dal Ristorante del Moro.
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