NESSUNO NE PARLA (O QUASI) news quasi sconosciute a cura di Gian Paolo Cassano

La situazione nella regione etiope del Tigray torna ad aggravarsi (come riferisce Vatican news); infatti la violenza tra i ribelli ed il governo di Addis Abeba segna una nuova escalation. Il leader del Fronte Popolare di Liberazione del Tigray, Debretsion Gebremichael, ha annunciato la liberazione dei circa mille soldati governativi catturati durante i recenti combattimenti, precisando però di averne ancora prigionieri oltre cinquemila, nonché un imminente processo per gli alti ufficiali. I combattimenti proseguiranno, così come annunciato dai ribelli, fino a quando il Fronte di Liberazione non avrà ripreso il controllo del territorio conteso nel sud e nell’ovest della regione.
Nelle ultime tre settimane il TPLF ha riconquistato la maggior parte della sua regione di origine. Il premier etiope Abiy Ahmed, premio Nobel per la Pace nel 2019, il mese scorso, aveva dichiarato un cessate il fuoco unilaterale, proclamato mentre le truppe governative abbandonavano la capitale regionale Mekelle di fronte all’avanzata del TPLF, una tregua in parte accettata dai ribelli ma poi revocata dallo stesso Ahmed, deciso a passare al contrattacco con il supporto di tre regioni che hanno deciso di rafforzare l’esercito nazionale sul fronte occidentale.
Da quando è scoppiata la violenza, otto mesi fa, si sono registrate migliaia di vittime, gli sfollati sono circa 2 milioni e oltre 5 milioni di persone dipendono dagli aiuti alimentari d’emergenza, i convogli umanitari, come denunciato dalle Nazioni Unite, vengono bloccati dalle autorità etiopi, accusate da Amnesty International anche di aver arrestato in modo arbitrario centinaia di persone di etnia tigrina nella capitale Addis Abeba, tra loro giornalisti e attivisti, alcuni dei quali anche picchiati. Il Paese è allo stremo, l’inflazione è altissima, il potere d’acquisto crollato, gli investitori in fuga. L’unica direzione possibile è il silenzio delle armi e l’avvio di un dialogo di pece, per riprendere il cammino di sviluppo intrapreso e che tante aspettative sul suo futuro aveva generato.

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