NESSUNO NE PARLA (O QUASI) news quasi sconosciute a cura di Gian Paolo Cassano

“Adesso dovrò andare in Ungheria alla Messa finale del Congresso Eucaristico internazionale.” Lo ha confermato il Papa lunedì 8 marzoa, ai giornalisti sul volo di ritorno dall’Iraq.
Francesco andrà così in Ungheria per concludere il 52° Congresso Eucaristico Internazionale che è previsto dal 5 al 12 settembre (covid permettendo) a Budapest. In tal modo il Pontefice vuole confermare la fede dei credenti, ricostruire l’identità della comunità cristiana mediante una nuova evangelizzazione, approfondire la comunione con Cristo e con i fratelli, lavorare alla riconciliazione fra i popoli, essere un’occasione per rinsaldare il dialogo tra i cristiani.
I Vescovi ungheresi in un comunicato esprimono grande gioia: “siamo sicuri che la presenza del Santo Padre sarà un grande incoraggiamento e rinforzamento spirituale a tutti noi e ai partecipanti del Congresso Eucaristico”.
L’evento era in programma per il settembre scorso ma il dilagare della pandemia ha costretto gli organizzatori nell’aprile 2020 a rinviarlo di un anno.
Nel settembre scorso si è svolto un pre-incontro in modalità on line nei giorni che avrebbero dovuto celebrare il Congresso Eucaristico.
“Quaranta anni fa, dopo il Concilio Vaticano II – ha detto in un’intervista ad Acistampa il card. Petr Erdo, arcivescovo di Budapest – Esztergom – credevamo che ormai tutta l’attenzione si sarebbe concentrata sulla Messa, mentre adorazioni e processioni sarebbero passate di moda. Oggi, invece, vediamo un ritorno dell’adorazione eucaristica, ci sono programmi che si chiamano scuole di adorazione. Il gruppo che prepara il Congresso eucaristico organizza giornate di adorazione a livello internazionale, e raccoglie fino a 40 mila persone. Insomma, l’interesse c’è e cresce.”

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