Tempo di elezioni in Croazia e nella Repubblica Domenicana, passate quasi sotto silenzio da parte dei grandi media.
In Croazia, nelle elezioni legislative di domenica 5 luglio ha vinto il partito di centrodestra HDZ (l’Unione democratica croata. L’HDZ del primo ministro Andrej Plenkovic ha conquistato 66 seggi su 151 e molto probabilmente formerà un governo di coalizione insieme a partiti minori di destra che sono riusciti a entrare in parlamento. Plenkovic ha definito il risultato del suo partito «una grande vittoria». La coalizione di centrosinistra, guidata dai Socialdemocratici, è arrivata seconda e si è aggiudicata 41 seggi, al di sotto delle previsioni dei giornali croati e internazionali che avevano definito le elezioni «in bilico». Le elezioni croate sono state fra le prime a tenersi durante l’epidemia da coronavirus (la scorsa settimana si era votato per le presidenziali in Polonia e le amministrative in Francia).
Nelle elezioni presidenziali nella Repubblica Domenicana domenica 5 luglio ha vinto Luis Abinader, candidato del Partido revolucionario moderno (Prm, opposizione), al primo turno, senza quindi bisogno di un ballottaggio, avendo ottenuto il Prm con i suoi alleati, secondo risultati non ancora definitivi, il 52,67% dei voti. Gli altri principali candidati nella contesa presidenziale, Gonzalo Castillo del governativo Partido de la liberación dominicana-Pdl (37.52%) e l’ex presidente Leonel Fernández (8.74%), hanno riconosciuto la vittoria di Abinader. Luis Adolfo Abinader Corona, 53 anni il 12 luglio, è un economista, imprenditore e leader politico fondatore del Prm che aveva già partecipato alle elezioni presidenziali nel 2016.
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