Riprese le gare sui campi esterni del bocciodromo di piazza Grande Torino

OCCIMIANO (gpc) – Dal pomeriggio di martedì 2 giugno sono riprese le gare sui campi esterni del bocciodromo di piazza Grande Torino. Per l’occasione è intervenuto il sindaco Valeria Olivieri che ha portato il suo saluto benaugurante. “Vanno rispettate una serie di regole anti contagio – dicono i dirigenti della Società Bocciofila – ma ci siamo attrezzati a dovere anche grazie alla convenzione con il Comune, attraverso la quale assicuriamo tutto l’anno un posto – a condizioni economiche agevolate – per anziani e non, sia occimianesi che dei paesi limitrofi”. Sono le norme indicate dalla Federazione Italiana Bocce e dal Comune stesso: i giocatori devono indossare sempre mascherina e guanti e, se questi ultimi sono di oggettivo impaccio, provvedono frequentemente alla disinfezione delle mani con apposito liquido. Ognuno può toccare solo le proprie bocce e, quando sono “fuori gioco”, vanno posizionate sulla rastrelliera negli stessi fori. Le formazioni sono composte da due giocatori, rispettando la canonica distanza di un metro, mentre gli incontri saranno a tempo, per due turni da 90 minuti ciascuno: dalle 14:15 alle 15:45 e dalle 16 alle 17:30, con disinfezione di rastrelliere e portaborse tra i due turni. Anche gli spettatori dovranno attenersi ad opportune regole: sempre seduti (non passeggiare) e ogni singola sedia, posizionata negli spazi tracciati nel rispetto delle distanze da protocollo, non potrà essere spostata. Sul lato strada, se privi di mascherina, almeno a due metri di distanza dalla recinzione, con la mascherina almeno ad un metro. L’accesso ai servizi igienici sarà regolamentato da uno dei responsabili. “Come si può intuire, conosciamo bene le nuove “misure” – commentano con il sorriso dalla Bocciofila – “e ci siamo attivati, insieme all’Amministrazione comunale, per applicarle e farle rispettare, soprattutto per la caratteristica anagrafica principale degli appassionati di questo sport, che costituiscono un patrimonio prezioso di socialità, spesso unico ambito di aggregazione a costi economici da offrire a molti anziani”.