OCCIMIANO – (gpc) Don Evasio Rabagliati è uno degli illustri occimianesi a cui è anche stata dedicata una via. Lo scorso 2 maggio ricorreva il centenario della sua morte e, prima dell’emergenza covid era stata programmata una giornata di studio in suo onore. E’ stata ovviamente rimandata non appena le condizioni lo renderanno possibile.
Don Evasio Rabagliati è stato un occimianese che tanto ha fatto per la cura dei più deboli, in particolare dei lebbrosi. Era nato il 20 gennaio 1855 ad Occimiano; giovanissimo, Evasio conobbe Don Bosco nel 1869 e lo seguì a Valdocco, per poi partire con la spedizione missionaria in Sud America. Fu il primo sacerdote salesiano ordinato nel Nuovo Continente. IN Argentino fu tra gli esploratori della Patagonia, poi fu lui a fondare l’opera salesiana in Cile e successivamente in Colombia. Qui si dedicò in special modo alla cura dei lebbrosi, Apostolo della carità cristiana per cui era considerato “il Cappellano dei lebbrosi”. Ottimo scrittore si prodigò per i suoi malati di lebbra, non esitando a intraprendere il viaggio in Europa per incontrare il medico norvegese Gerhard Henrik Hansen, scopritore – nel 1873 – del batterio responsabile della lebbra. Il Governo italiano gli concesse la croce di Cavaliere dei Santi Maurizio e Lazzaro. Morì a Santiago del Cile il 2 maggio 1920 e alla sua morte il governo cileno onorò la sua memoria come quella di un benefattore dell’Umanità, tributandogli gli onori che ha meritato per i grandi servizi che ha reso a una parte disgraziata degli abitanti del Paese. Così pure la Colombia ne riconobbe le sue eccelse virtù e lo considerò un personaggio illustre.
Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.