Sono 70,8 milioni di persone in fuga, una cifra che supera due volte il dato di vent’anni fa e stimata per difetto. Sono i dati che emergono dal Rapporto annuale dell’Unhcr (l’agenzia dell’ONU per i rifugiati) “Global Trends 2018”, pubblicato in occasione della Giornata mondiale del rifugiato
. Rifugiati, richiedenti asilo e sfollati interni i tre gruppi principali. Nel 2018 una persona ogni 108 era rifugiata, si legge nel rapporto Global Trends, e un rifugiato su due era un minore. In particolare l’Uganda ha registrato 2800 bambini rifugiati sotto i 5 anni soli o separati dalla famiglia. I Paesi più poveri accolgono un terzo di tutti i rifugiati su scala mondiale, mentre l’80% dei rifugiati vive in Paesi confinanti con quelli di origine.
“Se da un lato – ha dichiarato Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, riportato da Vatican news – il linguaggio utilizzato per parlare di rifugiati e migranti tende spesso a dividere, dall’altro, allo stesso tempo, stiamo assistendo a manifestazioni di generosità e solidarietà, specialmente da parte di quelle stesse comunità che accolgono un numero elevato di rifugiati. Stiamo inoltre assistendo ad un coinvolgimento senza precedenti di nuovi attori, fra cui quelli impegnati per lo sviluppo, le aziende private e i singoli individui, che non soltanto riflette, ma mette anche in pratica lo spirito del Global Compact sui Rifugiati”.
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