Due buone notizie. La prima viene dal Nicaragua, la cui situazione rimane sempre incerta. Dopo i due accordi stabiliti durante il negoziato (che si è concluso il 3 aprile) con la coalizione dell’opposizione, il governo nicaraguense si impegna a mantenerli. Si tratta di quello sulla liberazione dei prigionieri politici (entro 90 giorni dal 20 marzo), e quello sul ripristino delle garanzie dei cittadini per quanto riguarda la libertà di manifestazione, di riunione, di mobilitazione e di stampa. Secondo gli accordi, alcune centinaia di prigionieri dovranno essere rilasciati dopo l’arresto per aver partecipato alle manifestazioni antigovernative. Nel frattaempo, le parti hanno incontrato la delegazione del Comitato internazionale della Croce Rossa per stabilire i dettagli del processo di liberazione dei detenuti
Nei giorni scorsi altri prigionieri politici sono stati scarcerati da parte del governo del Nicaragua, come riferisce in un comunicato il Ministero dell’Interno. E’ un gruppo di 50 manifestanti (tra cui tre donne) dell’opposizione arrestati per aver protestato contro il Presidente Daniel Ortega, ottenendo gli arresti domiciliari o altre misure cautelari.
La seconda da Bruxelles dove lo scorso 3 aprile don Luigi Ciotti, presidente di Libera, ha presentato “Civil Hub Against organised Crime in Europe”, in una parola “Chance”, la nuova rete civile contro il crimine organizzato in Europa. La presentazione è avvenuta al Parlamento europeo, in occasione di una conferenza internazionale sul contrasto alla mafia. “Chance – ha detto don Ciotti – è una nuova opportunità per contrastare il crimine organizzato e le mafie” a livello continentale. Vuole essere un’estensione diretta dell’associazione Libera fondata dal don Ciotti 24 anni fa a Roma.
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