Continua ad essere preoccupante la situazione in Nicaragua. Sabato 31 marzo a Managua polizia e paramilitari hanno attaccato una manifestazione causando diversi feriti. Domenica il card. Leopoldo Brenes (arcivescovo di Managua), ha denunciato le troppe situazioni di scontro che si stanno verificando nel Paese
Come riporta Vatican news, il cardinale ha esprime il suo dolore: “per me è molto triste che tra noi nicaraguensi continuiamo a confrontarci, e continuino le azioni di violenza che stanno causando feriti e arresti.” Egli ha esortato la popolazione, specialmente i fedeli cattolici, ad intensificare le loro preghiere perché gli atti di violenza e di scontro, che portano ferite fisiche ma soprattutto spirituali, possano scomparire dalla “nostra cultura, soprattutto in questo tempo di Quaresima, che è un tempo di riconciliazione, è tempo di potersi guardare negli occhi ed evitare ogni tensione tra fratelli”. Rispondendo poi ai giornalisti al termine della Messa nella parrocchia di San Francisco di Paola a San Francisco Libre, ha detto che le manifestazioni devono essere fatte in un ambiente pacifico e non in un ambiente violento e che non ci siano scontri.
Infatti “ogni situazione di violenza può farci fare un passo indietro nel dialogo, rispetto alle cose già negoziate”, riferendosi al lavoro dei Testimoni nel dialogo, cioè del nunzio apostolico e del delegato dell’Osa. “Speriamo che tutto si possa fare il più presto possibile, come chiede anche il Papa”. Inoltre ha ricordato che “i vescovi, pur non essendo fisicamente presenti al tavolo negoziale, pregano molto per la buona riuscita dei colloqui, affinché i delegati presenti agli incontri, si lascino invadere dalla meravigliosa potenza dello Spirito Santo, necessario per continuare a dialogare con grande sincerità”.
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