“Della Storia cantiamo la memoria, concorso Dante e Battista”

OCCIMIANO – (gpc) Una serata ricca di pathos, quella che è stata vissuta venerdì 23 novembre, nel Salone parrocchiale, a conclusione dell’esperienza decennale del concorso “Della Storia cantiamo la memoria, concorso Dante e Battista”, promossa dalla sezione ANA casalese specificatamente dal Gruppo Alpini occimianese, insieme all’Amministrazione comunale e all’Accademia Europea d’Arte Le Muse di Casale Monferrato. L’omaggio agli storici capigruppo degli alpini occimianesi (Battista Debernardis e Dante Tassinario), figure di riferimento per le penne nere del paese e per tutta la sezione, ha visto diversi protagonisti alternarsi nel loro ricordo, in un salone parrocchiale gremito. In apertura l’attuale capogruppo prof. Ernesto Berra ha ringraziato i figli Annamaria Tassinario e Giuseppe Debernardis (a cui è andato un pensiero grato ed una pergamena ricordo, consegnati dal sindaco m.a Valeria Olivieri per la vicinanza costante all’iniziativa). Ha poi riepilogato il percorso di questi dieci anni con decine di scuole del territorio monferrino coinvolte e migliaia di studenti impegnati in varie performance, creative e canore, sia individuali che di classe. Un saluto speciale è andato a Ima Ganora (presidente dell’Accademia Europea d’Arte “Le Muse”, che ha accompagnato il progetto dalla sua nascita) e alla compianta Patrizia Barberis, docente di musica e direttrice del coro della stessa accademia. Il sindaco Olivieri, a nome dell’Amministrazione comunale, ha espresso tutta la soddisfazione per un progetto tanto ambizioso e originale, che negli anni ha permesso ai giovani studenti di riflettere sui principi fondamentali della Costituzione, analizzati in varie forme, rivolgendosi poi alle penne nere definite “portatori sani di valori positivi sia nelle gravi calamità che interessano vaste zone del territorio nazionale che in situazioni di disagio quotidiano circoscritte a territori più piccoli”. Riferendosi, poi, a Dante e Battista, ha sottolineato come per la comunità occimianese rappresentino un binomio indissolubile.
C’è stato spazio quindi all’esibizione di due cori. Prima il Coro di San Giorgio Monferrato, diretto dal m.o Maria Cecilia Brovero, con i canti della tradizione alpina quali “Sul cappello”, “Tapum”, “Monte Canino”, “Monte Nero”, “Il Testamento del Capitano”, “Monte Pasubio”: poi è stata la volta del coro dell’Istituto comprensivo “Don Milani”, diretto dalla prof.sa Anna Maria Figazzolo, che ha proposto “La guerra di Piero”, “Aggiungi un posto a tavola”, “Il leone si è addormentato”. I vari momenti canori sono stati intervallati dalla lettura di lettere dei soldati occimianesi al fronte durante la Grande Guerra e dello scambio epistolare con le proprie famiglie, a cura dei giovani del Consiglio Comunale dei Ragazzi, accompagnati in sottofondo al pianoforte dalla docente di musica prof.sa Paola Salvadeo. Infine spazio alla poesia in lingua piemontese con la poetessa locale Maria Rosa Scarrone, che ha dedicato ai due capigruppo alcune sue poesie: “Puisija per l’alpin ansian” (scritta dallo stesso Battista Debernardis), “San Pedar e la Madona” (traduzione di una storia raccontata da Don Bosco ai suoi ragazzi) e “Al prufum d’l alpino”; per Tassinario anche le note di “Vivere”, brano di Tito Schipa, immaginandolo come protagonista del brano, risalente al 1934. La prof.sa Figazzolo, apprezzato soprano, ha inoltre cantato “Vergin Santa” sull’introduzione di “Cavalleria Rusticana” di Mascagni. A chiudere il concerto, a cori uniti, ecco “Signore delle cime” e l’inno nazionale con il pubblico in piedi. Nei saluti conclusivi sono intervenuti il consigliere provinciale Stefano Zoccola, assessore comunale a Occimiano ed il dirigente scolastico prof. Roberto Viale (“ognuno è testimone del suo tempo e davanti ai ragazzi ci assumiamo la responsabilità della testimonianza educativa divenendo insegnanti”). Il sen. Massimo Berruti, alpino, di ritorno da Zagabria per i suoi impegni politici che ha riflettuto su come, proprio in quell’area geografica, a poche ore di volo, neanche 30 anni fa si sia combattuta una sanguinosa guerra, invitando i giovani studenti a vigilare e comprendere la Storia per salvaguardare la pace ed evitare ogni sopraffazione. Il presidente della sezione ANA di Casale, Gian Luigi Ravera, rivolgendosi ai ragazzi ha più volte sottolineato come debbano essere loro i nostri interlocutori, poiché la fine della leva obbligatoria ha modificato il panorama delle associazioni d’arma ma ha anche modificato il senso della difesa della Patria e della condivisione dei sacrifici, perché “Dante e Battista sono stati per tutti maestri della immedesimazione nei valori alpini”. Al termine gli omaggi a coristi e autorità con i prodotti locali della Cascina Daneto.

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