Il CCR di Occimiano al Salone del libro di Torino.

OCCIMIANO – (gpc) Il CCR di Occimiano al Salone del libro di Torino. Infatti giovedì 10 maggio una delegazione dei consigli comunali dei bambini e dei ragazzi di Occimiano degli anni 2016-2017 e 2017-2018 (con il sindaco Valeria Olivieri e l’attuale presidente Enrico Ottone) è stata invitata dal Consiglio della Regione a partecipare all’incontro intitolato “Il mondo che vorrei” presso l’Arena Piemonte al XXXI Salone Internazionale del Libro di Torino.
I giovani dopo la visita al Salone, sono saliti sul palco e hanno illustrato le attività svolte in preparazione al IV Raduno CCR Piemonte, che si è tenuto proprio a Occimiano nel maggio 2017, relativo al tema “Nessuno si perda! Azioni per il diritto allo studio e all’istruzione”.
Il presentatore Marco Berry ha condotto in maniera coinvolgente la platea di giovani; le tematiche trattate sono state impegnative e delicate come l’integrazione dei giovani migranti, su cui è intervenuto egregiamente Ernesto Olivero del SERMIG, il bullismo, la condizione della donna e appunto il diritto allo studio. Dopo un’interessante introduzione sul problema della dispersione scolastica questi sono i quesiti che i ragazzi di Occimiano hanno posto alle autorità preposte:
“Chiediamo alle autorità presenti, in base alle nostre considerazioni, avendo appurato che serve una spinta più forte al cambiamento, anche dentro ai percorsi di istruzione di ogni grado, per provare ovunque a innovare per includere, quali sono le linee guida per una politica atta a mantenere alto il livello del diritto allo studio, soprattutto in un paese come l’Italia impregnato di cultura, ma con forti disequilibri all’interno. Chiediamo che il tema della dispersione scolastica e del diritto allo studio sia inserito come necessità nella politica locale, nei programmi elettorali delle amministrazioni attuali e future, perché crescere cittadini sia più semplice.”
Un’occasione importante per un piccolo paese come Occimiano che ha avuto l’onore di lasciare la propria impronta su un progetto regionale che dal titolo “Il mondo che vorrei” sembra molto utopico, ma che invece è intriso di concretezza e di responsabilità.
gpc

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