Continua ad essere grave la situazione sociale ed umanitaria in Venezuela, accompagnata da una crisi politica profonda. In questi giorni (come riferisce Vatican news) è stato preparato un piano di accoglienza per centinaia di migliaia di persone che stanno lasciando il Paese, grazie all’intesa tra otto conferenze episcopali sudamericane e il Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale vaticano, per un’accoglienza negli Stati vicini.
E’ stato così accolto l’appello di Papa Francesco di accogliere, promuovere e integrare i migranti e i rifugiati. Così i vescovi di Brasile, Colombia, Ecuador, Cile, Perù, Bolivia, Paraguay e Argentina, con il piano “Ponti di solidarietà”, si propongono di fornire servizi di accoglienza per i migranti più vulnerabili, aiutandoli con alloggi e inclusione al lavoro. E’ previsto anche l’ampliamento dell’accesso all’educazione e alla salute, oltre che un’assistenza spirituale per tutto il periodo di permanenza all’estero dei migranti.
L’idea per questo piano di accoglienza è nato innanzitutto dalla solidarietà della gente “che sente – spiega padre Fabio Baggio, sottosegretario della sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale – la presenza del fratello latinoamericano, che in questo momento è in viaggio e in difficoltà”. Così “è stato possibile costruire un progetto che istituzionalizzi questa serie di aiuti.”
Il piano, che sarà operativo in questi giorni e che ha una durata iniziale di due anni, ha l’obiettivo di occuparsi di centinaia di migliaia di migranti venezuelani ed è rivolta anche ai cittadini più vulnerabili dei Paesi ospitanti.
Gian Paolo Cassano
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