CASALE M. – “Il ruolo delle donne nel dialogo interculturale e interreligioso”. E’ questo lo slogan della Giornata del dialogo cristiano-islamico che per la quinta volta si organizza nella nostra diocesi e che si celebra domenica prossima 22 ottobre.
L’appuntamento è fissato presso l’Auditorium S. Chiara (grazie alla disponibilità del comune casalese), con inizio alle ore 16,30. Ci sarà un momento di confronto a due voci sulla realtà delle due fedi e della volontà di dialogo e di amicizia, con un possibile dibattito in sala e con uno spazio riservato alla preghiera. La novità di quest’anno è la presentazione pubblica del libro “Nati da Abramo” (edito da Marietti 1820), dove un’ebrea (Myrna Chayo), un cristiano (Paolo Branca) ed un musulmano (Moulay Zidane El Amrani), tre docenti universitari, danno prova di come vivano concretamente il dialogo interreligioso e interculturale. A caratterizzare i rispettivi saggi, con l’introduzione di Franco Cardini, la convinzione di come sia possibile superare le molte ristrettezze solitamente prevalenti attorno a questo tema.
Per l’occasione sarà presente uno degli autori il prof. Moulay Zidane El Amrani; arabista, di origine marocchina. Da più di 30 anni risiede in Italia. Attualmente è docente al “Master in Studi sull’Islam d’Europa” presso l’Università degli Studi di Padova e al Master “Monoteismi” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Scrittore e blogger sulle tematiche del Dialogo interculturale e interreligioso.
Al temine verrà firmato un documento comune di impegno di dialogo e di amicizia. Seguirà un scambio fraterno con la condivisone di alcune specialità delle diverse tradizioni culturali e religiose.
E’ un invito rivolto a tutte le comunità cristiane ad aprirsi ad un dialogo perché in una società caratterizzata da una presenza multietnica e con un crescente numero di fedeli musulmani si possano costruire ponti e non muri, sollecitare amicizia e pace e non pregiudizi e guerre…..
Si tratta di cogliere la grande sfida culturale e sociale di potenziare il dialogo rendendolo proattivo; per questo occorre un maggiore sforzo di tutti, dalle istituzioni religiose, alle realtà laiche, a quelle dei giovani e delle donne. Il contributo delle donne è fondamentale, ma non è abbastanza interpellato e incoraggiato:
L’impegno al dialogo è anche sostenuto dalla Carta Ecumenica, generalmente poco conosciuta dalla grande massa dei cristiani italiani, che raccomanda “di riflettere insieme sul tema della fede nel Dio unico e di chiarire la comprensione dei diritti umani”, chiedendo alle chiese di impegnarsi “ad incontrare i musulmani con un atteggiamento di stima” e “ad operare insieme ad essi su temi di comune interesse”. Bisogna cioè favorire l’incontro e la convivenza civile. Infatti cristiani e musulmani rappresentano oggi oltre la metà della popolazione mondiale: la pace e il dialogo fra queste religioni è dunque fondamentale per la pace mondiale, puntando su ciò che unisce queste religioni piuttosto che su quello che divide.
La Giornata sarà dunque un’occasione preziosa perché “tutti i cristiani e musulmani possano essere veri promotori di mutuo rispetto e amicizia.”
don Gian Paolo Cassano
Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.