NESSUNO NE PARLA (O QUASI)
news quasi sconosciute
a cura di Gian Paolo Cassano
Sono 2.627 persone, con 48 decessi i casi di colera in Nigeria, nello Stato di Borno. La denuncia di questa drammatica situazione da parte di Medici Senza Frontiere evidenzia come l’epidemia stia “colpendo campi sfollati dove vivono decine di migliaia di persone fuggite dal conflitto tra le forze armate nigeriane e Boko Haram, ma ha raggiunto anche la capitale Maiduguri”.
“Diagnosi e terapie tempestive – ha dichiarato Anna Cillers, coordinatore medico di Msf. alla Radio Vaticana – sono vitali per affrontare le epidemie di colera. Quando a Maiduguri iniziavano ad aumentare i casi, abbiamo aggiunto rapidamente dei letti nel nostro Centro di trattamento per il colera a Dala, dove oggi abbiamo 100 posti letto.”
Il diffondersi della malattia è anche favorito dalle gravi situazioni di promiscuità in cui vivono molti degli sfollati. Infatti solo nel campo di Muna Garage sono ospitate 20.000 persone.
“Le nostre strutture – dice il dottor Félix Kouassi, coordinatore medico di Msf.- operano gratuitamente 24 ore al giorno. Le persone che manifestano i sintomi del colera (diarrea acquosa acuta o feci liquide più di tre volte al giorno, e disidratazione) dovrebbero iniziare immediatamente la terapia. “Restiamo vigili e, attraverso i nostri operatori presso le comunità, continuiamo a monitorare e contrastare la diffusione dell’epidemia.”
Medici Senza Frontiere, oltre ad essere attiva in Nigeria, sta rispondendo alle epidemie di colera in Ciad, in Yemen e nella Repubblica Democratica del Congo.
Gian Paolo Cassano
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