NUOVI SANTI
a cura di Gian Paolo Cassano
Sette nuovi beati martiri sono stati proclamati (lo scorso 6 maggio) a Girona, in Spagna, nel rito presieduto dal card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Sono Antonio Arribas Hortigüela e sei Compagni Martiri, membri della Congregazione dei Missionari del Sacro Cuore, uccisi nel 1936 durante la guerra civile spagnola.
Anche il Papa al Regina Coeli domenica 7 maggio ha ricordato i nuovi beati “uccisi in odio alla fede in un tempo di persecuzione religiosa”, auspicando che il loro martirio “susciti nella Chiesa il desiderio di testimoniare con fortezza il Vangelo della carità”.
“Nel 1936 allo scoppio della rivoluzione anticattolica in Spagna – ha detto il prefetto alla Radio Vaticana – alcuni Missionari del Sacro Cuore di Gesù, abbandonarono, per ordine dei loro superiori, il collegio apostolico di Canet de Mar, in Catalogna, per cercare di mettersi in salvo. Alcuni ci riuscirono, altri, intercettati alla frontiera francese, furono portati a Seririá, in provincia di Girona, e giustiziati. Il gruppo di questi giovani martiri è formato da quattro sacerdoti e tre fratelli laici. Il più anziano era Padre Hortigüela, di 28 anni, il più giovane Fratel José del Amo, di vent’anni.”
Sono sette giovani religiosi che furono assassinati a mente fredda, il 29 settembre del 1936 a Pont de Ser, lasciandoli totalmente sfigurati, come hanno dichiarato poi dei testimoni, crivellati da una grande quantità di pallottole in ogni parte del corpo. I miliziani avevano obbligato i religiosi a mettersi di spalle, ma uno di loro si rifiutò dicendo: «I codardi muoiono di spalle e noi non siamo né codardi né criminali. Voi ci ammazzate perché siamo religiosi e amiamo Dio e la patria. Viva Cristo Re”». “Siamo di fronte – aggiunge il card. Amato – al mistero tragico della faccia oscura del male. Ma siamo anche di fronte alla straordinaria forza spirituale dei giusti, nei quali risplende la luce del bene, che vince sempre il male. Il Signore ha posto nel cuore il seme del bene. Facciamolo crescere e fruttificare. Facciamo fiorire la bontà, unica arma per contrastare il male.”
Il ricordo dei martiri «ci conferma — ha detto recentemente Papa Francesco — nella consapevolezza che la Chiesa è Chiesa, se è Chiesa di martiri. E i martiri sono coloro che cercano di amare e aiutare i fratelli e di amare Dio senza riserve».
Gian Paolo Cassano
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