NESSUNO NE PARLA (O QUASI)
news quasi sconosciute
a cura di Gian Paolo Cassano
Un invito a pregare “per i cristiani che vengono perseguitati ed ai quali viene impedito di celebrare la Resurrezione in libertà ed in pace”: è ciò che hanno chiesto in un messaggio congiunto il CCEE (Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa) e la KEK (Conferenza delle Chiese europee) per la Pasqua.
E’ “Cristo che trionfa sulla morte, la speranza sulla disperazione e la pace sul conflitto”. Nel messaggio si ricorda che “la crocifissione è, oggi, una realtà costante: la vita umana viene violata, minacciata, distrutta da guerra, avidità, ingiustizia, mentre il mondo viene spesso segnato da violenza e paura”.
Il pensiero delle Chiese cristiane va poi ai “tanti fratelli e sorelle in Cristo, morti a causa della loro fede” ed a “tutti coloro che continuano a testimoniare ed a lavorare per il rispetto reciproco ed il dialogo in situazioni difficili”. Essi “sono un esempio per tutti noi perché dimostrano il coraggio della fede con la testimonianza gioiosa e convinta dell’amore infinito di Dio”. Non solo: questi cristiani sostengono anche i più bisognosi “senza distinzione di nazionalità o di religione”.
Per questo, il CCEE e la KEK sottolineano che “le attuali divisioni tra cristiani feriscono il corpo di Cristo”. E’ importante allora “rinnovare l’impegno a camminare nell’unità”, affinché i cristiani diano “un segno di gioia nella fede, di amore disinteressato e di speranza per un mondo chiamato a riconciliarsi con se stesso e con Dio”.
Gian Paolo Cassano
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