NESSUNO NE PARLA (O QUASI)
news quasi sconosciute
a cura di Gian Paolo Cassano
Un allarme in Indonesia per le minoranze religiose ed etniche è stato lanciato con la pubblicazione del Rapporto sulla libertà religiosa nel Paese realizzato e pubblicato dal “Wahid Institute”, centro studi fondato a Giakarta nel 2004, di cui fanno parte ricercatori musulmani. Infatti nel 2016 violenze e abusi sono aumentati e tra le minoranze colpite c’è anche quella cristiana.
Occorre ricordare che l’Indonesia è il più popoloso Paese del mondo a maggioranza musulmana, con oltre l’86% della popolazione. Le minoranze (cristiani protestanti e cattolici, induisti, buddisti e confuciani) sono riconosciute dalla Costituzione, ma discriminazioni, violenze e attentati sono in netto aumento rispetto al 2015. Anche se genericamente la popolazione indonesiana vive in un clima di rispetto reciproco, lo scorso anno sono stati censiti 204 episodi gravi e almeno 313 atti di abuso sulle comunità religiose, i cui autori sono gruppi estremisti, ma anche apparati statali e organizzazioni private. Giava occidentale e la provincia di Aceh, nell’isola di Sumatra sono le zone più colpite.
Tra gli estremisti “c’è un gruppo – ha detto alla Radio Vaticana il missionario saveriano padre Fernando Abis – che si chiama “Fronte di difesa dell’Islam”, che vorrebbe imporre a tutti l’adesione alla legge islamica e vorrebbe anche che altri gruppi non apparissero in modo manifesto, tanto meno che altri gruppi aspirino alle cariche pubbliche, come l’attuale governatore di Giakarta, che è un protestante cinese. Però bisogna dire che questo movimento è finanziato da gruppi che hanno interessi politici (…) In compenso direi che c’è una leadership dell’Islam moderata e in generale i capi religiosi delle varie organizzazioni islamiche sono molto cauti; non appoggiano il fanatismo; capiscono che questa cosa rovina l’Islam stesso.”
Gian Paolo Cassano
Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.