NESSUNO NE PARLA (O QUASI)
news quasi sconosciute
a cura di Gian Paolo Cassano
In Somalia, che con fatica sta uscendo da una guerra civile pluridecennale, le condizioni della popolazione somala continuano ad essere estremamente gravi. Secondo le ultime cifre dell’Unità di Analisi di Sicurezza Alimentare e Nutrizione (Fsnau), 363.000 bambini soffrono di denutrizione e 71.000 di loro vivono il tipo di fame più letale. C’è la possibilità che si verifichi una nuova carestia (dopo quella del 2011) se in primavera la stagione delle piogge sarà scarsa.
Ma i dati sono allarmanti nella sua globalità: attualmente oltre 6 milioni di persone, circa la metà della popolazione, hanno bisogno di aiuti urgenti e migliaia di famiglie disperate si stanno spostando internamente o si dirigono nei Paesi vicini, con i rischi per i bambini dell’abbandono della scuola, della separazione dalle famiglie o di una maggiore esposizione allo sfruttamento e alla morte. Il prezzo dell’acqua è triplicato raggiungendo 15 dollari per barile (200 litri); tre quarti del bestiame nel Paese è morto e la produzione dei cereali è scesa del 75%, facendo aumentare il prezzo dei generi alimentari. Ne ha riferito la Radio Vaticana.
“Cinque anni fa – ha dichiarato il direttore di Save the Children in Somalia – oltre un quarto di milione di persone, tra le quali 130.000 bambini, hanno perso la vita inutilmente” e “non possiamo permettere che questa tragedia si ripeta”. Da parte dell’organizzazione c’è da registrare l’intervento, con camion cisterna, nelle comunità più colpite, per distribuire acqua, servizi sanitari, aiuti alimentari, buoni pasto e trasferimenti di denaro alle famiglie per far fronte alla crisi.
Gian Paolo Cassano
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