CASALE M. – “Misericordia, diritti: presupposti per un dialogo costruttivo”. E’ questo lo slogan della Giornata del dialogo cristiano-islamico che per la quarta volta si organizza nella nostra diocesi e che si celebra domenica prossima 30 ottobre.
L’appuntamento è fissato presso l’Auditorium S. Chiara (grazie alla disponibilità del comune casalese), con inizio alle ore 18,00. Ci sarà un momento di confronto a due voci sulla realtà della due fede e della volontà di dialogo e di amicizia, con un possibile dibattito in sala e con uno spazio riservato alla preghiera. Al temine verrà firmato un documento comune di impegno di dialogo e di amicizia. Seguirà un scambio fraterno con la condivisone di alcune specialità delle diverse tradizioni culturali e religiose.
E’ un invito rivolto a tutte le comunità cristiane ad aprirsi ad un dialogo perché in una società caratterizzata da una presenza multietnica e con un crescente numero di fedeli musulmani si possano costruire ponti e non muri, sollecitare amicizia e pace e non pregiudizi e guerre…..
La Carta Ecumenica, generalmente poco conosciuta dalla grande massa dei cristiani italiani, raccomanda “di riflettere insieme sul tema della fede nel Dio unico e di chiarire la comprensione dei diritti umani”, chiedendo alle chiese di impegnarsi “ad incontrare i musulmani con un atteggiamento di stima” e “ad operare insieme ad essi su temi di comune interesse”. Bisogna cioè favorire l’incontro e la convivenza civile.
Musulmani, musulmane, cristiani e cristiane rappresentano oggi oltre la metà della popolazione mondiale. La pace e il dialogo fra queste religioni è dunque fondamentale per la pace mondiale. Bisogna allora puntare su ciò che unisce queste religioni piuttosto che su quello che divide. E ciò che unisce è molto più di ciò che divide a cominciare da ciò che musulmani e cristiani ritengono essere i tratti fondamentali dell’unico Dio da essi invocato. Tratti fondamentali, da cui non si può prescindere, sono la misericordia e la compassione.
Lo ripetono continuamente i musulmani quando leggendo il Corano trovano in apertura di ogni sura l’invocazione ad “Allah, il compassionevole, il misericordioso”.
Lo affermano i cristiani quando leggono e praticano le beatitudini proclamate da Gesù “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia” e “Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati” (Mt 5), vivendo nella propria vita le idee proclamate da Gesù su un Dio amorevole e vicino, che si ritrova nel volto di ogni persona.
La Giornata sarà dunque un’occasione preziosa perché “tutti i cristiani e musulmani possano essere veri promotori di mutuo rispetto e amicizia.”
don Gian Paolo Cassano
delegato diocesano per ecumenismo ed il dialogo interreligioso
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