MARTIRIO CRISTIANO
a cura di Gian Paolo Cassano
Rischio di estinzione per i cristiani in Medio Oriente, soprattutto in Iraq e Siria, rimanendo la minoranza religiosa più perseguitata al mondo. A lanciare l’allarme è il Rapporto sulla libertà di religione nel mondo, pubblicato dal Parlamento europeo. I Paesi in cui le minoranze religiose sono perseguitate sono 53, con situazioni particolarmente critiche in Medio Oriente, Pakistan e Nigeria. In particolare si analizza la presenza dello Stato Islamico, tra Siria e Iraq, che rischia di far scomparire le comunità cristiane che vivono in quelle zone da più di duemila anni. Nell’allarme lanciato dal Parlamento Europeo si sottolineano le conversioni forzate all’Islam in Iraq, dove il numero dei cristiani è crollato da un milione e duecentomila negli anni ’90, a poco più di 250 mila nel 2015. Così è per la Siria dove dai 2 milioni di cristiani nel 2011 si è passati a una stima che va tra le 600 mila e le 900 mila persone, con l’emblematico caso di Aleppo, dove rimangono 60 mila cristiani degli oltre 400 mila che lì vivano prima della guerra. Una persecuzione sistematica che coinvolge anche yazidi e altre minoranze musulmane.
Nel rapporto si ricorda inoltre l’abuso della legge sulla blasfemia in Pakistan (si vede il caso di Asia Bibi) e la situazione in Arabia Saudita, dove per il Rapporto ci sono “le più gravi violazioni della libertà religiosa nel mondo” e si può morire per apostasia, blasfemia e “stregoneria”. In Iran i cristiani in prigione sono oltre 90 e sono spesso aggrediti. In Africa critica è la situazione in Repubblica Centrafricana. In Sudan e in Nigeria, dove in 12 Stati del Nord è in vigore la sharia, i non musulmani rischiano fustigazione e amputazioni, mentre nel 2016 sono stati uccisi 4 mila cristiani e attaccate 198 chiese.
Gian Paolo Cassano
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