NUOVI SANTI
a cura di Gian Paolo Cassano
Un nuovo beato italiano: è il sacerdote calabrese Francesco Maria Greco, nato ad Acri nel 1857 e lì morto nel 1931. E’ stato beatificato sabato 21 maggio, nel pomeriggio nello stadio comunale San Vito di Cosenza. Papa Francesco lo ha definito “instancabile apostolo del Vangelo”, un “prete esemplare”, sacerdote diocesano calabrese, fondatore delle Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori.
Il rito di beatificazione è stato presieduto dal card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. il nuovo beato ha dedicato la vita alla sua gente e alla sua terra “martoriata dalla miseria e dall’ignoranza religiosa”, opponendosi senza paura alle prepotenze dei “signori” verso i lavoratori, ai compromessi del clero con i ricchi e i potenti, al progressivo diffondersi del sentimento anticlericale.
Sacerdote diocesano fu arciprete della parrocchia di San Nicola ad Acri dove rimase fino alla morte.
“Nella città natia – ha detto il card. Angelo Amato – il suo portamento ascetico suscitava ammirazione e rispetto. Ma fu soprattutto la totale dedizione al ministero parrocchiale che colpì la cittadinanza. I fedeli erano attratti da lui come da una calamita e subito lo ritennero un santo”.
Era convinto dell’urgenza dell’istruzione popolare; così nel 1894, con la collaborazione di una giovane, Raffaella De Vincenti (poi suor Maria Teresa) fondò la Congregazione delle Piccole Operaie dei Sacri Cuori per educare e istruire i ragazzi, specialmente i più poveri, oltre a curare gli ammalati sia negli ospedali che a domicilio.
Il suo apostolato si diffuse in Calabria e nell’Italia meridionale e nel 1921 poteva già contare 22 case e 140 consorelle ed oggi la Congregazione è presente in vari Paesi del mondo con case di accoglienza. “Egli invita a essere santi – aggiunge il card. Amato – a vivere come lui la vita buona del Vangelo, ripudiando una esistenza sciatta e vuota. Incoraggia a privilegiare la virtù, a vivere in grazia di Dio e non schiavi dei vizi e delle cattive passioni. Egli dà una mano a uscire dalla palude della mediocrità e a intraprendere l’avventura di una vita genuinamente cristiana. Nelle nostre città i santi sono una indispensabile riserva non solo di virtù cristiane ma anche di valori umani come la gioia, la concordia, l’amicizia, la fraternità, la misericordia. Essi sono il sale della terra e la luce del mondo”.
Gian Paolo Cassano
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